L'ictus è un evento irreversibile, coincide con un area, più o meno estesa, di morte cellulare per infarto. Siccome il cervello ha una struttura assai complessa con enormi capacità di compenso funzionale, il grado di invalidità che segue all'ictus è variabilissimo: si va dalle gravi emiplegie con perdita del linguaggio a situazioni in cui il paziente non si rende nemmeno conto di aver avuto un ictus. Il problema non è tanto cosa fare sull'ictus già avvenuto, ma cercare di impedire che se ne verifichi un altro. I fattori che promuovono il rischio di infarto cerbrale sono pressochè (a meno di malattie rare) gli stessi che promuovno gli infarti in genere (cuore, intestino, arterie degli arti inferiori, ect): ipertensione, fumo, diabete, dislipidemie, obesità, ect.
Quindi che fare? Seguire i consigli di un buon medico di famiglia.
Saluti