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Esperto Risponde

cura con serenoa repens (permixon)

Gentile dottore,sono in cura da settembre 2012 per una leggera prostatite (causata da troppa attività sessuale-masturbatoria). Avevo già scritto in questo forum diverso tempo fa (codice 4WU4GY8D64). Devo dire che verso la fine di novembre ho riscontrato rilevanti miglioramenti grazie alla cura prescrittami dall'urologo da cui sono in cura. L'attività masturbatoria, per esempio, che prima era quasi impossibile, causa dolore e inibizione, sta riacquistando una certa normalità. Verso gennaio ho fatto il test dello sperma e il tampone uretrale ma sono risultati negativi. Rimane comunque ancora un po' di congestione prostatica evidenziata dalla visita interna e da una masturbazione ancora non del tutto efficiente. L'urologo mi ha consigliato un ciclo di permixon della durata di 3 mesi (1 volta al giorno per 10 giorni). All'inizio voleva prescrivermi un ciclo di supposte ma ha optato poi per il permixon dato che ho cominciato a stare meglio (fine novembre) dopo la cura con questo farmaco. Fiducioso nella mia guarigione, le scrivo per chiederle una curiosità. In questi due mesi che ho cominciato il ciclo con il permixon ho evidenziato durante i 10 giorni di cura un piccolo peggioramento delle mie condizioni: masturbazione leggermente dolorosa e un poco inibita, pesantezza nella zona perineale e nei testicoli. Nonostante a me pare di essere migliorato (verso fine novembre) proprio grazie al permixon le chiedo:1- può il permixon peggiorare la situazione anziché migliorarla?2- può questo farmaco, paradossalmente, durante l'assunzione, peggiorare momentaneamente la situazione del paziente per poi apportare miglioramenti solo dopo la fine del ciclo di cura?3- in una condizione di attività masturbatoria modesta o assente c'è comunque la possibilità che la mia situazione peggiori spontaneamente invece che migliorare? 4- sono più efficaci le supposte o il permixon?Ringraziandola, mi scuso per il disturbo.Distintamente
Risposta del medico
Specialista in Urologia
Gentile Giovanotto, l'estratto di serenoa repens (Permixon e moltissimi altri preparati) è ormai da quasi 30 anni utilizzato a vario titolo nei disturbi prostatici di vario genere. L'efficacia è molto variabile da caso a caso e comunque si può immaginare che si manifesti con terapie prolungate. Soli dieci giorni di terapia, realisticamente parlando, non possono influire in alcun modo. Quando parla di supposte, immaginiamo lei si riferisca a preparati simil-cortisonici (Topster). Anche questi vengono spesso consigliati come coadiuvanti nella terapia delle prostatiti, anche in questo caso con effetti molto variabili. Una attività sessuale regolare non è certamente controindicata, anzi può contribuire a ridurre la congestione della ghiandola. Saluti
Risposto il: 03 Marzo 2013