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Esperto Risponde

Disturbo ossessivo?

Salve, è da un po' che soffro di uno strano disturbo. Sin da piccola ho sempre avuto il timore di fare figuracce, timore che è peggiorato quando in diverse occasioni, dopo averne fatta una, sono stata bullizzata per molto tempo. Mi è capitato addirittura di essere presa in giro per più di un anno a causa di un lapsus. Io continuavo a dire che era stato un laspus e la persona che mi prendeva in giro, sempre la stessa, raccontava a tutti la cosa schernendomi con disprezzo e dicendo che non lo era stato. La cosa ovviamente mi faceva stare malissimo. Ho quindi l'ossessione di fare figuracce e quando mi capita di farne una, o quando penso di averne fatta una, non posso fare a meno di pensarci per molto tempo e può capitare che il pensiero riaffiori anche nei successivi mesi. Da qualche anno ho trovato una "strategia" per evitare che i pensieri di quelle che io penso essere figuracce mi tormentino. Appena arriva il pensiero dico qualcosa ad alta voce o batto le mani, batto un piede ecc... ed il pensiero svanisce subito. La "strategia" nel tempo mi si è rivoltata contro. Il battere le mani o dire una cosa ad alta voce è diventato automatico, quasi involontario e non appena arriva un pensiero del genere, lo "scatto" è talmente istantaneo a che alcune volte non so nemmeno quale sia il ricordo della figuraccia che lo ha scatenato. Insomma, è come se la mia mente si rifiutasse, in alcuni casi (in realtà abbastanza pochi), di ricordare certe situazioni particolarmente imbarazzanti ed utilizzasse lo scatto per dimenticarsene velocemente o, nella maggior parte dei casi, per distrarsi. Normalmente non ho questi scatti mentre sono con altre persone, se arriva un brutto pensiero mi trattengo e cerco di scacciarlo via in altro modo. Uno dei problemi è che vivo con il mio ragazzo che conosce benissimo i miei scatti ed è l'unico con cui non ho alcun timore di mostrarmi a 360 , quindi non mi trattengo in sua presenza. Ora, se da una parte penso che il fatto di non avere entrambi il timore di mostrarci per quello che siamo realmente sia bellissimo, dall'altra ovviamente penso che il fatto di sentirmi così libera rafforzi in qualche modo la mia condizione, cioè gli scatti involontari. Per tutti i mesi in cui sono stata all'estero, infatti, credo di non aver avuto nemmeno uno scatto. Condividevo la casa con 6 persone e mi imbarazzava l'idea di farlo davanti a loro (sempre per la questione delle figuracce). Mi piacerebbe tantissimo non avere gli scatti e soprattutto lavorare sulle mie insicurezze, ma in questo periodo non ho i soldi o il tempo per intraprendere la terapia. Prima o poi però vorrei iniziare a vedere uno psicologo, quale tipo di terapia dovrei-potrei intraprendere? Che tipo di psicologo mi consigliate? Avete, inoltre, consigli su cosa posso fare da sola per migliorare la mia condizione sin da subito? Grazie.
Risposta del medico
Dr. Mauro Savardi
Dr. Mauro Savardi
Specialista in Psicologia clinica e Psicologia e Psicoterapia
Buongiorno certamente considerata la sua motivazione potrebbe esserle utile una terapia. L'ASST o ASL generalmente offre possibilità di supporto psicologico a tariffe accettabili. Una terapia espressiva e cognitivo comportamentale potrebbe essere indicata considerando sia gli aspetti emotivi legati alla vergogna che quelli compulsivi volti alla neutralizzazione e controllo dei pensieri iatrogeni.
Risposto il: 06 Febbraio 2019