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Esperto Risponde

Dottore la ringrazio per la risposta. mi sembra di

Dottore La ringrazio per la risposta. Mi sembra di capire quindi che chi, eventualmente, riceve il mio sangue non corre alcun rischio ...Cosa significa di preciso "a tutela del donatore" ? Che rischi ci sono ?In conclusione non è proibito donare il sangue durante la terapia, volendo posso farlo ?Mi scusi se insisto ma sono donatore da diverso tempo e, vista la carenza di sangue, vorrei continuare a farlo. Ancora grazie
Risposta del medico
Specialista in Psichiatria e Psicologia clinica

gentile donatore,

la risposta che le ho dato prendeva in considerazione soprattutto la persona del donatore. In effetti chi è in terapia con antidepressivi, e  quindi non è in perfette condizioni psicofisiche, dovrebbe dare la priorità alla propria salute prima di porsi il problema  della donazione. Questo è ciò che come psichiatra era mio dovere comunicarle.

Per quanto riguarda poi la "qualità" del sangue è evidente che i farmaci che assumiamo (e/o i loro metaboliti) passano nel sangue e quindi, anche per questo motivo, non pare opportuno (se non in casi eccezionali) donare questo sangue. Infatti in caso di assunzione continuativa di farmaci antidepressivi la donazione di sangue normalmente è controindicata. In ogni caso prima di sottoporsi al prelievo è indispensabile avvertire il medico responsabile della sezione dell'associazione che si occupa del prelievo stesso di tutte le terapie che vengono assunte.

Le faccio comunque i complimenti per il suo altruismo e la meritoria attività di volontariato che svolge.

Un caro saluto

 

Risposto il: 23 Maggio 2012