Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

E' una domanda correlata perchè nel campo

E' una domanda correlata perchè nel campo cardiovascolare. Può l'errata infustione di eparina (per errata diagnosi di trombori venosa profonda) causare disturbo encefalico sì da produrre gliotico lesioni cerebrali a patogenesi vascolare ipossico-ischemica e correlata disartria ? Cos'è la trombocitopenia da eparina ? Ringrazio per la risposta.
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
La trombocitopenia è una condizione patologica caratterizzata dall’abbassamento del numero delle piastrine (o trombociti) nel sangue (a un valore inferiore a 150.000/mm3): siccome le piastrine servono per la coagulazione del sangue, se ce ne sono poche è possibile avere dei sanguinamenti (o emorragie) interne. Però, solitamente, le manifestazioni emorragiche nella trombocitopenia sono quasi sempre di lieve entità, e il rischio di emorragie gravi è sempre associato a traumi importanti o ad assunzione contemporanea di farmaci antinfiammatori. Paradossalmente, tuttavia, le poche piastrine presenti in circolo possono anche aggregarsi in maniera anomala e, quindi, si possono verificare fenomeni trombotici. L’eparina può di fatto causare, in alcuni casi, l’effetto collaterale “trombocitopenia” (o piastrinopenia, che è un sinonimo). La piastrinopenia da eparina compare abitualmente dai 4 ai 15 giorni dopo l’inizio dell’impiego del farmaco ed è caratterizzata, oltre che dalla drastica riduzione delle piastrine, da manifestazioni trombotiche; le più frequenti sono quelle arteriose degli arti e quelle delle vene profonde, con possibilità di embolizzazione polmonare. Questo in generale. Per capire invece se - nel caso particolare da lei descritto - sia possibile ipotizzare una relazione tra “errata infusione di eparina” e “lesioni cerebrali” come quelle riportate, è necessario acquisire l’intera cartella clinica relativa al ricovero in cui il caso si è verificato, perché i parametri da valutare sono molteplici. Cordiali saluti.
Risposto il: 03 Dicembre 2008