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Esperto Risponde

Ecodpppler transesofageo

Sono un 57enne che dall'età di 16 è stato preso dal vortice della paura del cuore. A 18 anni intervento di coartazione dell'aorta con astomosi termo terminale; in seguito vita normale. Poi nel 1998 per severa steno insufficenza aortica intervento di sostituzione della stessa con Carbomedics n. 23. Negli ultimi anni ho avuto un aumento della pressione, curata con farmaci, ma per trascurataggine la mia pressione viaggiava sui 145/80. Le mie patologie comprendevano un calcolo alla cistifellea e anche un'Ernia iatale da scivolamento con riflusso esofageo che delle volte mi innescava, nei momenti critici delle extrasistole. A gennaio dopo una notte con riflusso mi sono svegliato spaventatissimo e la tachicardia si è trasformata in fibrillazione atriale risolta dopo meno di due ore con cardioversione con Almaritm.
I problemi del riflusso continuano e essendo portatore di Helicobatter Pilori, il mio gastroenterologo me lo debella facendomi prendere 10 pillole al giorno per 10 giorni. Ne esco distrutto e indebolito, ma la cura produce i suoi effetti. In seguito a visita cardiologia mi dicono di iniziare anche la Terapia di Almaritm, e prendere a giorni alterni il diuretico per abbassare ulteriormente la pressione. Io non prendo l'Almaritm ma solo il diuretico e inizio una terapia di Control in quanto attraverso un momento particolare di tensione. I primi di Maggio nuovo episodio di fibrillazione risolto come la prima volta. Mi decido allora di fare alcune ricerche per tentare di stabilire la causa. Un professore da me interpellato, dopo avermi visitato e tranquillizzato mi ricovera alcuni giorni in ospedale. dopo avermi fatto fare un'eco di base, un eco transofageo, un ecodoppler agli arti, un ecg holter per 24 ore e una esofagogastroduodenoscopia di cui farò un breve sunto mi dice che secondo lui la motivazione della mia fibrillazione è da attribuirsi alla mia pressione e in parte all'ernia iatale con riflusso, quindi mi cambia la terapia inserendo oltre i farmaci per la pressione e per lo stomaco anche Rytmonorm 325 1 compx2. Ora la mia pressione viaggia sui 120 /70. Sto benino Ma le mie paure non sono finite, perchè leggendo i risultati dell'ecodoppler transesofageo compare un ventricolo sinistro leggermente ipertrofico (diastole 51, sistole 32);(SIV 12" PPVS 12), con normale cinesi parietale. Modica dilatazione atriale (as 36) una lieve ostruzione a livello dell'aorta, livelli di eiezione 55% e un aneurisma del setto intratriale senza segni di shunt, e senza formazioni trombotiche nelle auricole; ectasia dell’aorta ascendene DT 40. Il resto normale. Oltre la nuova terapia mi suggerisce di camminare molto e una dieta iposodica e ipolipidica. Per le fibrillazioni mi dice che la pressione e il riflusso possono essere la causa di questi due episodi.
Per completare la lettera e nella speranza che qualcuno mi risponda, vi invio i risultati di un esame cardiografico fatto nel 1990, Diametro bulbo aortico 38, oggi 36; VS dias. 58, oggi 54; VS sist. 27, oggi 31; SIV 11, oggi 12; PPVS 12, oggi 12; Atrio sin. 40; oggi 36. Allora avevo una salute ottima. Oggi con questi parametri non sto bene, anche se l'ernia iatale e il riflusso mi torturano e i due episodi di fibrillazione atriale mi stanno infondendo insicurezza e paura.
Vorrei un Vostro parere sul tipo di vita che ora mi aspetta. Ma anche cosa ne pensate Voi della mia situazione. Perchè questi due episodi di fibrillazione? Vi ringrazio veramente di Cuore sapendo che state aiutando un signore che dall'età di 16 anni ha sempre un solo pensiero che spesso lo ossessiona: il Cuore. Anche se poi ha trascorso ampia parte della propria vita in modo normale.
Distinti saluti
Giuseppe

Risposta del medico
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Caro signor Giuseppe, a mio avviso la sua condizione cardiologica, al momento, non è preoccupante: il ventricolo sinistro pompa normalmente (frazione di eiezionee = 55%), e non è dilatato; la lieve ipertrofia di parete è di fatto normale in chi ha avuto un intervento di sostituzione valvolare aortica. L’ecocardiogramma attuale è migliorato rispetto a quello del 1990, quando la Sua valvulopatia non era ancora stata corretta chirurgicamente. Per quanto riguarda gli episodi di fibrillazione atriale, sono d’accordo sostanzialmente con quello che Le ha detto il Suo cardiologo: è opportuna una profilassi farmacologica e un buon controllo dei valori di pressione per minimizzare i rischi di recidiva dell’aritmia. Inoltre, immagino che Lei assuma cronicamente la terapia anticoagulante orale per la presenza della protesi aortica, e questa terapia la protegge anche nei confronti del rischio tromboembolico determinato dalla fibrillazione. Perciò stia tranquillo, e soprattutto non sia ossessionato dal cuore. Cordiali saluti.
Risposto il: 18 Luglio 2005