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Egr. dott. medici, mio padre è stato operato lo

Egr. Dott. Medici, mio padre è stato operato lo scorso mese al colon-retto per un polipo Carcinoma che gli era stato diagnosticato da una semplice visita medica richiestagli dal suo medico curante (lui non aveva alcun sintomo a livello fisico). L'operazione, detto dal chirurgo, è andata molto bene tanto che è stato tagliato e ricucito l'intestino (asportando circa 40 cm) senza dover utilizzare il sacchetto per le feci. Anche se l'operazione è andata bene gli era stato detto che comunque si sarebbe dovuto sottoporre alla Chemioterapia di prevenzione. Il giorno in cui avrebbe dovuto iniziare tale Terapia l'oncologo gli ha riferito che in base al tumore che aveva e dopo aver riconsultato tutti i referti medici (sigma opaco, ecc) non c'era il motivo di avviare questa terapia. Questa decisione dell'oncologo ci ha fatto dare un sospiro di sollievo ma adesso ci sorge un dubbio: dal momento che tutti i medici ci hanno detto di questa terapia preventiva, cosa può essere successo? un' interpretazione errata dell'oncologo (medico molto giovane probabilmente specializzante, senza offesa) oppure effettivamente ci sono casi in cui tale terapia può non essere intrapresa? Grazie per l'attenzione, cordiali saluti.
Risposta del medico
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Il trattamento adiuvante (ossia preventivo) del tumore del colon consiste nella chemioterapia a base di fluorouracile, da praticarsi per circa 6 mesi dopo l’intervento. Tale terapia riduce il rischio di recidiva e la sua utilità è dimostrata solo negli stadi di malattia localmente avanzati (es: stadio C di Dukes); nella malattia iniziale (es stadio A e B1) tale utilità non è provata e quindi la chemioterapia non viene praticata. Negli stadi intermedi (stadio B2 sec Aster e Coller) non esiste un consenso internazionale, ed in genere il trattamento adiuvante viene praticato all’interno di studi clinici. Tali nozioni sono ben note all’oncologo medico, meno ai medici non specialisti in tale branca.
Risposto il: 26 Gennaio 2004