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Esperto Risponde

Ernia crurale

Gentilissimo Dottore volevo prospettare la mia situazione per avere gentilmente un consiglio.Mi chiamo Domenica della provincia di Lecce , peso 39 kg. , ho il diabete che curo con le pastiglie.Nel 2005 sono stata operata per un'ernia crurale destra strozzata- INTERVENTO: ernioplastica crurale sec, trabucco con plug.Maggio 2013 ernia inguinale indiretta di sinistra- INTERVENTO: plastica dell'ernia inguinale indiretta di sinistra sec.trabucco.Novembre 2013 ernia crurale sinistra- INTERVENTO : Ernioplastica crurale sec. trabucco.Luglio 2014 Diagnosi di dimissioni: Ernia inguinale sinistra plurirecidiva con protesi decubitante su arteria e vena iliaca sinistra- intervento: asportazione delle vecchie protesi e plastica con rete di prolene. A gennaio 2015 ho avuto l'impressione che stesse comparendo un'altra ernia sinistra .Ho un gonfiore e dei doloretti. Sono andata dal chirurgo il quale mi ha confermato la presenza di un'ernia crurale sinistra. A questo punto il chirurgo mi ha detto che è imposibile intervenire con i metodi con cui sono stata operata precedentemente perchè i miei tessuti sono fragili e mi ha prospettato due soluzioni : o mettere un tappo e in questo caso ci potrebbero essere ancora dei rischi oppure intervenire aprendo la pancia per mettere una protesi . Mi potrebbe dare gentilmente delle delucidazioni su queste due soluzioni. In che consiste la seconda soluzione?Ci sono delle conseguenze ? Sono molto preoccupata. In attesa di una sua graditissima risposta La ringrazio anticipatamente.DOMENICA
Risposta del medico
Dr. Gianluca Occelli
Dr. Gianluca Occelli
Specialista in Chirurgia generale

Cara Signora, come si evince dai fatti lei è stat plurioperata per ernia inguinale e crurale a sinistra. Non mi è chiaro però quante volte sembrerebbe una crurale con plug nel 2005, poi nel 2013 per ernia inguinale indiretta sinistraa sempre con plug, poi di nuovo nel 2013 a Novembre per ernia crurale e successivamente nel 2014 per ernia inguinale sinistra con rimozione delle precedenti protesi che si appoggiavano anche sui vasi iliaci ??. Detto questo bisognerebbe visitarla per redenersi conto di persona dove è il difetto e come è messa la sua parete addominale ed inguinale a sinistra. Effettivamente pensare di operarla di nuovo per via anteriore e solo con un plug (=tappo) potrebbe riesporla al rischio di recidiva, l'alternativa potrebbe essere quella prospettata dal collega per via "posteriore" passando da dentro la pancia, mettendo la protesi all'interno prima della fascia e quindi su un piano posteriore rispetto ai precedenti interventi. Intervento che si può fare anche in a. generale ed in laparoscopia senza bisogno di "tagliarle" la pancia, sempre che lei non abbia subito altri interventi a livello addominale che potrebbero controindicare la procedura. Un cordiale saluto

 

Risposto il: 14 Marzo 2015