Fastidio durante la penetrazione

Ho avuto un rapporto sessuale con un ragazzo. Tuttavia il fastidio che provo non mi permette di provare alcun tipo di piacere. Ho avuto dal 2019 il papilloma virus nella parete vaginale, vari episodi di candida. Nelle ultime visite e esami che ho fatto di recente era tutto regolare. io adesso non provo dolore in vagina e la penetrazione è possibile, ma provo fastidio e nessun piacere. con questo ragazzo mi trovo bene e escluderei forse dei motivi psicologici - sto andando in terapia, ho elaborato tutta la sofferenza che ho avuto per i problemi di papilloma e candida. Sto anche facendo una dieta in cui escludo ogni fonte di glutine, lattosio e carboidrati complessi. Vorrei chiederLe se gentilmente Lei potesse dirmi come posso intervenire. Ho paura che sia qualcosa di serio (dispareunia o altro, che quindi il mio corpo sia abituato a assocciare la mia vagina o l'atto sessuale al dolore). La ringrazio davvero tanto se ha un momento per dirmi cosa ne pensa.

Risposta del medico

Gentile ragazza,
nella sua richiesta purtroppo non è ben chiara la localizzazione del "fastidio" che avverte, e ciò rende difficileformulare un'ipotesi, tanto più a distanza.
Comunque, un primo problema potrebbe essere correlato con una non adeguata lubrificazione vaginale.
Si tratta di una sequela spesso presente dopo infezioni/infiammazioni di lunga durata, come quelle di cui lei ha sofferto.
Così come si potrebbe pensare ad una flora batterica vaginale non ben ricresciuta, sempre dopo i problemi trascorsi, e quindi uno lieve stato infiammatorio persistente che complica la normale risposta sessuale.
Non ultime, infine, potrbbero coesistere problematiche di tipo allergico.
Si tratta di una situazione complessa, che, in maniera evidente impatta sulla sua qualità di vita personale e quella di coppia.
Penso che le potrebbe essere utile una visita di persona presso un medico di sua fiducia con particolare preparazione nello studio e nel trattamento delle problematiche dolorose sessuali femminili per un più approfondito inquadramento e, di conseguenza, una terapia il più possibile mirata.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.

Risposto il: 17 Giugno 2021

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