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Esperto Risponde

Follow-up Adenocarcinoma polmonare operato

Mio padre di 78 anni nel 2003 operato di Lobectomia superiore destra seguita da solo Radioterapia a Marzo ha subito una Resezione Polmonare Atipica al Lobo Superiore Sinistro x l'asportazione di un Nodulo Tumorale di 1.2 cm. L'esame istologico evidenzia An Adenocarcinoma Scarsamente Differenziato a pattern prevalentemente Solido, con componente secondaria di tipo Acinare e quota minoritaria di tipo Papillare, non infiltrato la Pleura Viscerale. La neoplasia mostra intenso infiltrato Linfoplasmacellulare e Granulocitario Intra e Peritumorale. Presenti Angioinvasione neoplastica di Vasi Ematici e Linfatici. Il Parenchima polmonare adiacente la neoplasia è caratterizzato da Interstiziopatia polmonare Fibrosante disomogeneamente distribuita a prevalente localizzazione subpleurica, con evidenza di Foci Fibroblastici associati a focale Fibrosi Collagene e a Focolai di Metaplasia Mioide e calcificazioni distrofiche. Coesistono modificazioni Citoarchitettuali come osservato in corso di danno polmonare da fumo. (fumatore x 45 anni fino al 2003). Margine di Exeresi chirurgico polmonare esente da infiltrazione neoplastica. Classificazione: G3 pT1b Nx L1 V1 R0

Dottore volevo chiederle la spiegazione minuziosa del referto essendoci molti termini tecnici non compresi, la gravità e aggressività del Tumore. Il paziente va in affanno x piccoli impieghi quotidiani e affetto da lieve insufficienza renale croniaca e per questo ci hanno detto che il follow up clinico sarà solo Rx a 3 mesi (fatta senza esiti neoplastici) e Tac a 6 mesi. Quale Follow-up secondo voi è possibile seguire? L'immunoterapia può essere utile. Siamo seriamente preoccupati attendo Sua risposta. Grazie per la collaborazione.

Risposta del medico
Specialista in Chirurgia generale

Gentile signore la sigla G3 pT1b Nx L1 V1 R0, sta ad indicare che il tumore è abbastanza aggressivo, di dimensioni contenute, che non sono evidenti metastasi linfonodali, che è presente una infiltrazione dei dotti linfatici e delle strutture vascolari e che non vi sono residui tumorali nella zona operata. Si descrive però anche la situazione del polmone residuo che è caratterizzata dalla presenza di una interstiziopatia polmonare fibrosante distribuita in modo disomogeneo, che significa che il polmone è rigido e si espande con difficoltà.

L'effetto di questa situazione è che il paziente respira abbastanza male perché il pomone si espande poco, infatti va in affanno per piccoli sforzi. L'immunoterapia può essere utilizzata e per questo si deve recare ijhn oncologia a Foggia per sapere se in quella sede si utilizzano questi protocolli. In caso contrario si può rivolgere allo IEO a Milano. Cari saluti Gerunda

Risposto il: 13 Luglio 2017