Gent.midopo un lungo colloquio con la madre di un

Gent.mi
dopo un lungo colloquio con la madre di un ragazzino " affetto " da aorta bicuspide, " anomalia " che a quanto pare impedisce al soggetto di praticare una qualsiasi attivtà agonistica, mi è venuto spontaneo pormi questa domanda, alla quale vorrei dare, con il vostro contributo , una risposta certa. Nella medicina cosidetta "moderna", è mai sorto il ragionevole dubbio, che di fronte alla non normalità di una diagnosi di " aorta cuspide ", invece che definirla " malformazione ", si siano svolti studi approfonditi, per far rientrare detta " anomalia " nella diversa conformazione di un cuore rispetto alla norma? E questo cuore, da molti considerato " malforme " non potrebbe forse svolgere le sue normali funzioni in modo diverso rispetto ai cosidetti cuori " normali ". Certo di una vostra riflessione accurata, rimango in attesa di una vostra cortese risposta. Erman Coppola.