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Gentile dottore, da quindici anni è più sono

Gentile Dottore, da quindici anni è più sono stato sottocontrollo ecocardiografico per insufficienza mitralica. Atrio sinistro e Ventricolo sinistro sono ingranditi con una frazione di eiezione di 0,75. Sono stato sempre Asintomatico fino al gennaio 2005 in cui è subentrata una Fibrillazione atriale tenuta sotto controllo con teramia medica, ma ancora persistente.Il quadro ecocardiografico è rimasto sostanzialmente inalterato. Su indicazione del mio cardiologo mi sono sottoposto a visia cardiochirurgica presso il San Raffaele di Milano (Prof. Alfieri). Egli, d'accordo con il mio cardiologo mi ha programmato per ottobre 2005 un intervento chirurgico riparativo della mitrale, prevedendo anche un'ablazione della fibrillazione. Mi parlano di un intervento di routine, ma non nascondo la mia paura nel sottopormi ad intervento cardiaco. Non so se è possibile avere un vostro parere in proposito c anche per comprendere quali rischi comporterebbe uno slittamento nel tempo dell'operazione anche in termini di qualità della vita. Sono consigliabili ulteriori consulti e semmai presso quali strutture preferibilmente romane? Grazie e cordiali saluti, Cesare.
Risposta del medico
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Caro Cesare, in passato la sostituzione valvolare mitralica con una protesi veniva indicato quando il paziente presentava sintomi di scompenso (che lei non mi riporta), o un danno al ventricolo sinistro (che lei non ha, o in minima parte). Se dovesse quindi prospettarsi l’ipotesi di sostituire la valvola, potrei consigliarla di attendere. L’intervento di riparazione della mitrale, soprattutto se eseguito in buone mani come quelle del prof. Alfieri, spinge ad anticipare i tempi, poiché non ci sono le remore legate all’utilizzo di una protesi valvolare. Anticipare i tempi nel suo caso potrebbe (uso il condizionale volutamente) fare regredire la fibrillazione atriale e permetterle di mantenere il ritmo sinusale più a lungo.
Risposto il: 18 Luglio 2005