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Esperto Risponde

Gentile medico,mia madre è affetta da diabete

Gentile medico,mia madre è affetta da diabete tipo 1 ed ha un edema maculare all'occhio dovuto a retinopatia diabetica. Alcuni medici le hanno consigliato di sottoporsi a delle iniezioni all'occhio con frequenza mensile, ma altri medici le hanno riferito che queste iniezioni non sono efficaci. Che cosa si può fare per poter guarire? La ringrazio cortesemente.
Risposta del medico
Concetto Corso
Concetto Corso
Gentile lettrice. Riporterò alcune notizie relative alla terapia dell' Edema Maculare diabetico Il razionale nell’utilizzo della fotocoagulazione laser retinica riduce il rischio di perdita visiva moderata dovuta all’edema clinicamente significativo di più del 50% (CSME)46. Ranibizumab (Lucentis, Genentech, Novartis) Il ranibizumab è un frammento anticorpale umanizzato monoclonale anti-VEGF e viene somministrato per via intravitreale. Recentemente è iniziato uno studio multicentrico, randomizzato, con lo scopo di valutare l’efficacia nel ridurre l’edema e migliorare l’acuità visiva in pazienti affetti da diabete. Lo studio di fase II prevede l’arruolamento di 150 pazienti sottoposti a iniezioni ogni 6 settimane per un periodo di 12 mesi. Le iniezioni prevedono due dosaggi, uno di 6 mg, uno di 10 mg oppure una iniezione simulata. I risultati non sono attualmente disponibili. Pegaptanib (Macugen, Eyetech, Pfizer) Il pegaptanib è un aptamero (3D-oligonucleotide) che si comporta come un anticorpo legandosi a ponte tra il VEGF e il suo recettore, bloccando così la cascata di segnali che ne deriva. Attualmente è in corso uno studio multicentrico, randomizzato, con lo scopo di valutare l’efficacia del pegaptanib, somministrato per via intravitreale, ai dosaggi di 0,3 mg, 1 mg e 3 mg rispetto a un’iniezione simulata, in pazienti affetti da edema maculare. Lo studio prevede l’arruolamento di 172 pazienti sottoposti a iniezioni ogni 6 settimane per un periodo di 30 settimane. I risultati hanno dimostrato che il dosaggio più efficace è quello di 3 mg. In tutti i pazienti trattati l’acuità visiva è migliorata rispetto a quelli sottoposti a iniezione simulata. Inoltre, nei primi l’OCT ha evidenziato una riduzione significativa dello spessore retinico. Gli eventi avversi segnalati sono stati modesti e transitori (iposfagma, corpi mobili vitreali e dolore oculare)63,64. Conclusione I nuovi farmaci sono molto promettenti per il futuro, ma sono ancora in fase di sperimentazione, così come i nuovi laser che possono ridurre gli effetti collaterali prodotti dal laser classico. Ai nostri giorni il laser classico rimane, nonostante i sui limiti, il gold-standard per il trattamento dell’edema maculare diabetico. www.gidm.it/pdf/3-2006/BANDELLO.pdf Cordiali saluti Dott. Corso Concetto Diabetologo
Risposto il: 01 Febbraio 2012