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Gentilissimi dottori, ho 36 anni, svolgo attività

Gentilissimi Dottori, ho 36 anni, svolgo attività aerobica (nuoto e corsa) per una ora al giorno per quattro o cinque giorni a settimana, e da quindici anni soffro di extrasistole (anche trecento nall'ora),regolarmente sottoposte al vaglio medico. Negli ultimi anni, però, dopo un periodo in cui le ho avvertite frequentemente, si sono alternati anni in cui sono ricomparse tre-quattro volte all'anno per periodi di una o due settimane. Questo anno, ad esempio, le ho avvertite nel mese di maggio (sempre circa 300 in una ora),ragion per cui mi sono sottoposto alla consueta visita annuale, in cui mi è stato detto (come al solito)di non preoccuparmi. Il referto è stato il seguente: ECO 2 D: Ventricolo sinistro di normali dimensioni, normali spessori parietali (DTV Vsx 43mm; SIV 11 mm), cienetica segmentaria e funzione sistolica globale normali. Atrio sinistro di normali dimensioni (DAP 35 mm). Normale funzione diaostolica del ventrivolo sinistro (E/A>1). Mitrale: Arching del LAM che si presenta ridondante. Insufficenza tricuspidalica lieve: PAPs nei limiti. Pericardio normale. ECG: ritmo sinusale 67/min;PQ 0,20 sec. nella norma. Che significa e perchè avverto le extrasistole? e, sopratutto, e pericolo e c'è una cura? Tengo a precisare che nella precdente visita del giugno 2006 mi è stato riscontrato con ECO 2D:lieve IVS con vavità adeguata, da adattamento alla attività sportiva adeguata. Lieve billowing della mitrale, sena rigurgito significativo associato. Mentre con ECGil PR è risultato sempre 0,20 In ultimo, il PR rispettoagli anni precedenti è diminuito, ed infatti in una visita del 2000 risultava 0,28. Veramente in ultimo,ho notato che i periodi (una o due settimane) in cui avverto le extrasistoli iniziano dopo una cena in occasione della quale bevo un pò di più. Sono un pò preoccupato. Grazie mille. Luigi
Risposta del medico
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la cosa da notare è l’atteggiamento della mitrale all’ecocardiogramma, che sembra quello del “prolasso”, cioè una anomalia di forma della valvola (che però funziona bene, infatti non è segnalato un rigurgito) che può essere associato alla tendenza alle extrasistoli. Non si tratta di una condizione rischiosa (in senso stretto, non è neanche una vera e propria malattia del cuore) ma può essere fastidiosa, per le palpitazioni. Una possibile soluzione farmacologica, da attuare eventualmente anche per periodi limitati alle fasi più “sintomatiche”, è quella del betabloccante, un farmaco che può ridurre i disturbi legati alle extrasistoli.
Risposto il: 22 Dicembre 2008