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Gentilissimo dottore, il sottoscritto a settembre

Gentilissimo dottore, il sottoscritto a settembre dell'anno scorso e all'età di 38 anni ha fatto un infarto miocardico subacuto anteriore complicato da angina precoce post infartuale e per questo ha subito un angiplastica con inserzione di uno stent medicato. Sino ad oggi prendo i seguenti medicinali: cardioaspirin, plavix da 75 mg e totalip da 20 mg. Il cardilologo mi ha detto che mi toglierà la cardioaspirin mentre manterrò il plavix e il totalip. Secondo il mio cardiologo recenti studi hanno provato che il plavix è sufficiente come anticoaugulante. Volevo un suo cortese parere. Domanda da un milione di dollari: è possibile che mi ricapiti un altro infarto? La ringrazio e la saluto cordialmente.
Risposta del medico
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La doppia terapia antiaggregante (aspirina + plavix) in casi come il suo è di assoluta necessità per garantire un efficace pervietà dello stent impiantato. L’attuale conoscenza in materia non è in condizione di indicare con certezza se esista un termine di sicurezza certo per sospenderla. In queste condizioni è consigliabile protrarla sine-die, data la relativamente scarsa incidenza di effetti collaterali. Se non ci sono controindicazioni, le consiglio di proseguire con la doppia antiaggregazione. Per la seconda domanda è effettivamente una scommessa da un milione di dollari ed io non sono abituato a scommettere. Tuttavia un corretto stile di vita, la riduzione dello stress, la abolizione del fumo di sigaretta, l’uso di alcune categorie di farmaci (statine e ACE inibitori) hanno mostrato di ridurre sostanzialmente il rischio di recidive. Auguri
Risposto il: 05 Novembre 2008