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Esperto Risponde

Il cistocele va corretto se associato a disturbi importanti

Spettabile dottore, il mio nome è Giorgia, ho 40 anni, due parti a termine nel 1999 e nel 2004, un aborto al 3° mese nel 2003. Nel mese di settembre del 2007 mi è stato diagnosticato all'inizio un prolasso dell'utero, nel mese d’ottobre da un 2° ginecologo mi è stato diagnosticato un cistorettocele di 3° grado, questo rimandava l'intervento perché non urgente in quanto non maligno (fanno in prevalenza interventi oncologici) mi indicava di eseguire il test di urodinamica con riduzione del rettocele, e di farmi risentire quando sarebbe finito il successivo ciclo mestruale, nel mese di novembre mi è saltato il ciclo, il successivo ciclo e stato nel mese di dicembre e contattato il ginecologo mi rimandava a gennaio 2008 sempre dopo la fine del ciclo; nel frattempo non ho mai potuto eseguire il test perché i macchinari guasti (a tuttoggi) il 27 gennaio 2008 finito il ciclo contattavo il 2° ginecologo in data 30 gennaio 2008 e mi consigliava di rivolgermi presso un altro ospedale con un altro ginecologo per eseguire l'intervento perché non urgente. Preso contatto con un altro ginecologo mi eseguiva una visita con diagnosi: cistocele, fibrosi uterina, ovaio sx adeso alla parete uterina; e di eseguire test urodinamici per ulteriori controlli urgentemente prima dell’intervento. Ho riferito che sono dimagrita di 7 Kg dal mese d’ottobre senza fare nessuna dieta, ho forti dolori nella zona pelvica salendo le scale senza pesi aggiuntivi ed anche avendo rapporti sessuali con il mio compagno, dal mese di dicembre mi capita raramente di sentire bruciore nella minzione, non mi devo sforzare nell’urinare. Perdonatemi se se sono stata molto lunga nell’esporre il mio disaggio ma volevo sottoporre alla luce la mia situazione,ma vi chiedo di chi e specificatamente la competenza dell’intervento chirurgico dell’urologo o del ginecologo; e necessario eseguire il test prima dell’intervento; che altri tipi di controlli dovrò eseguire prima dell’intervento, le sarei grata se mi potesse dare un consiglio su cosa fare per la mia salute. Grazie per la sua disponibilità.
Risposta del medico
Filippo Dall'Orto
Filippo Dall'Orto
Gentile signora, la patologia da Lei citata si colloca in un'area di confine tra le competenze del ginecologo e quelle dell'urologo, tant'è che esiste una figura ultraspecialistica che si occupa specificamente di queste problematiche: l'uroginecologo. Leffettuazione delle prove urodinamiche è utile al fine di un corretto inquadramento della patologia, in modo da determinare il tipo di intervento terapeutico più adatto alla sua situazione. La mia domanda tuttavia è: la patologia che le è stata diagnosticata Le causa fastidi? Ha incontinenza, senso di peso? Gli interventi uroginecologici vanno effettuati soltanto se la paziente lo richiede lamentando disturbi talmente importanti da compromettere la sua qualità di vita. Riguardo al dimagrimento ed ai dolori riferiti le consiglierei di effettuare una visita ginecologica ed check-up generale. Risposta a cura del Dott. Francesco Guida, Dirigente Medico, UOSC Ginecologia e Ostetricia
Risposto il: 05 Febbraio 2008