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Esperto Risponde

il rischio tromboembolico della fibrillazione atriale acuta e cronica.

mi chiamo lorenzo mia madre a 76 anni, 4 mesi fa a avuto una febbrillazione atriale anche con sconpenso cardiaco e quindi e stata sottoposta a terapia coumadin ecc....il giorno 20 marzo e 'stata sottoposta a cardioversione con ripristino del ritmo sinusale, dopo 3 giorni gli e capitato un attacco ischemico transitorio, con momentanea perdita della parola, mezzora, cmq e'stata ricoverata 3 giorni per gli accertamenti, cmq tac negativi non segni di edema o massa! come terapia sta proseguendo con il coumadin, furosemide 25 2 al di, tareg 80, sequacor2.5 1/2, luvion 50 1/2, cordarone 200mg 5 giorni a settimana, lansoprazolo 30 una al mattino e i vari controlli prestabiliti. Quello che sta prendendo mia madre serve anche per l'attacco ischemico che ha avuto e prevenire futuri attacchi ischemici? grazie per la vostra cortesia
Risposta del medico
Dr. Fernando De Luca
Dr. Fernando De Luca
Specialista in Malattie dell'apparato cardiovascolare

Sua madre ha avuto una piccola embolia cerebrale post cardioversione: puo' succedere. e' indispensabile che continui indefinitamente con il coumadin che serve a prevenire recidive ischemiche. Deve mantenere un INR tra 2.0 e 2.5. Saluti.

Risposto il: 23 Aprile 2013