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Esperto Risponde

L’ idrocefalo viene definito come un aumento del volume ventricolare

ma è vero che l'Idrocefalo diagnosticato all'età di nemmeno un'anno compiuto, può non essere operabile fino alla chiusura della fontanella e prima di allora, non corra alcun rischio? il bambino, soffre anche di Epilessia, che gli ha causato il semi-blocco dell'arto superiore ed inferiore della parte destra. vi prego, rispondetemi. non fanno altro che dare Diagnosi diverse... a chi credere?
Risposta del medico
L’ idrocefalo viene comunemente definito come un aumento patologico del volume ventricolare cerebrale dovuto ad un alterato sistema di circolazione ed assorbimento del fluido cerebrospinale. Il segno principale in un neonato è il rapido aumento della circonferenza cranica, l’ ampiezza della fontanella anteriore, la fronte ampia. Nel bambino più grande le suture del cranio sono parzialmente chiuse e ciò rende i segni di idrocefalo più sfumati quali:irritabilità, letargia, scarso appetito, vomito. La cefalea è un segno importante nel paziente di età più avanzata. Le indagini da eseguire sono il fondo oculare, l’ ecografia cerebrale se possibile, la TAC e/o la RMN encefalo. La terapia dell’idrocefalo dipende dalle sue cause. Le cure mediche, ad esempio l’ impiego di acetazolamide e furosemide possono dare un sollievo temporaneo ma i risultati a lungo termine non sono soddisfacenti. Quasi tutti i casi di idrocefalia necessitano di shunt extracranici, in particolare di shunt ventricolo-peritoneale. Risposta a cura della dott.ssa Maria Antonietta Pisanti della UOC di Pediatria, UOS di Neurologia Pediatrica.
Risposto il: 07 Agosto 2006