Mio padre più di 30 anni fa ha avuto dei linfonodi al collo attivi curati con radio e chemio e così guariti; ora in seguito ai controlli di routine ci siamo accorti che si sono riattivati nella zona del collo, sotto le ascelle e ci hanno detto in seguito alla pet che c'è una infiltrazione nella spina dorsale nella vertebra D1 che ha causato una lesione. Fra pochi giorni dovrà togliere un linfonodo per poterlo analizzare, ma non bisognerebbe evitare di toccare parti così delicate? Consigli? Stiamo cercando uno specialista sui linfonodi o linfoadenopatia che possa aiutarci. Grazie
Gentile Signore. Il caso di suo padre conferma una verità che spesso non è conosciuta. Il cancro per svilupparsi impiega anni, spesso si superano i 20 anni e nel caso dell'amianto si arriva anche a 40 anni. Quando si forma un cancro e con le terapie si ottiene la negativizzazione, come nel caso si suo padre 30 anni fa, più il tempo passa e maggiore è il rischio che lo stesso tumore o un altro tipo si faccia avanti. Il perché è semplice: il cancro è una malattia di tutto l'organismo, è statisticamente impossibile eliminare il 100% di tutte le cellule tumorali con le cure. Questo spiega l'infiltrazione dell'ascella e le metastasi ossee.
Un fatto nuovo è però intervenuto nella ricerca scientifca recente. Queste cellule silenti si risvegliano perché l'alimentazione moderna determina un carico enorme di fattori di crescita ormonali. In modo particolare i cibi di provenienza animale determinano non solo un rischio aumentato di infarti, diabete e ictus, etc, ma, in chi ha avuto un pregresso cancro, sono responsabili del risveglio della malattia. Gli studi sulla Longevità ben evidenziano questi dati e confermano l'importanza della Alimentazione nella prevenzione e nella remissione del cancro. Cordiali saluti