Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Malattia reale o ansia ?

Salve dottori , allora comincio col dire che per me questo calvario è cominciato a Dicembre . Sono una ragazza di 24 anni, un pomeriggio esco con una mia amica e noto che si è fatta il filler alle labbra (siringhe che gonfiano le labbra) mi piacciono e mi convince di rifarle insieme dato che lei deve “ripassarlo” . Mi porta da questo medico , un orco in tutti i sensi , zero pulizia e zero controllo . Prende questa fiala da una scalato su uno scaffale tutto disordinato e la inietta alla mia amica , poi la inietta a me , io non ho fatto caso se il medio ha cambiato o no l’ago e comunque in caso lo abbia cambiato con quale norme igieniche , comunque faccio questo filler, dopo un po’ comincio a pensare che però forse posso essere entrata in contatto con il sangue della mia amica tramite stesso ago o comunque tramite il posto le mani del medico ecc... fatto sta che questa mia amica madre di 3 figli ha delle abitudini sessuali molto brutte, ha rapporti occasionali spesso anche con gente che purtroppo non conosce bene . Non mi sembra sia una persona malata in quanto è molto (anche troppo) attiva , comunque comincio ad aver paura di aver contratto l’hiv e non vivo più , dopo un paio di settimane mi viene un forte raffreddore e l’influenza anche se devo ammettere di aver preso freddo , poi comincio a sentire i linfonodi ovunque , non visibili ma palpabili, inguine e collo ascelle credo di no comunque non ne ho sentiti, forse anche addome e fianchi , entro nel panico e vado dal medico che conosce la mia ipocondria e mi tranquillizza dicendo che potrebbero essersi gonfiati perché l’ho irritati io sfregandoli di continuo (ipotesi molto strana a mio avviso) inoltre gli parlo di questa situazione è sembra quasi riderci su dicendomi che il contagio comunque è bassissimo e lui non crede che sia infetta . Mi tranquillizzo ma per poco perché dopo solo un mese mi riviene la febbre (a me non è mai venuta così tante volte anzi adire la verità non mi viene mai) comincio ad avere fitte in tutto il corpo ,mal di testa, dolore al collo all’addome diarrea e nausea continua,sensazione di gonfiore male alle ossa ai muscoli e frequenti ematomi senza che abbia sbattuto da qualche parte , ultimamente mi sento sempre stanca nonostante io dorma molto e non faccio nulla di stancante , mi addormento presto e non sono attiva (sono sempre stata una persona quasi iperattiva) ho sonno a tal punto di chiudere gli occhi , sono passati 3 mesi ed io sto malissimo e vivo di ansie e paranoie non so se tutto questo sia frutto di un ansia spropositata o di qualcosa di purtroppo più serio . Mi rivolgo qui a voi medici perché il mio medio di base sembra quasi non credermi ed è frustrante essere sottovalutati o liquidati con2 parole quando si ha paura e si ha bisogno di confronto.
Risposta del medico
Dr. Emanuele De Vietro
Dr. Emanuele De Vietro
Specialista in Psicologia e Psicoterapia e Psicologia ad indirizzo medico
Salve quando questo tipo di domanda arriva allo psichiatra o psicoterapeuta potrebbe trattarsi di un disturbo dello spettro d'ansia e in particolare: l' ipocondria. Dando assolutamente per scontato che il suo saggio medico di base abbia ragione, sul fatto che sia sanissima fisicamente, faccio qualche riflessione generale. A una prima osservazione superficiale questa classe di problematiche cliniche appare focalizzata sul tema specifico della propria salute. L’ipocondriaco è al tempo stesso terrorizzato da una malattia contratta per contagio a seguito di una colpevole distrazione o perchè si sospetta un proprio "difetto di fabbrica" e fragile costituzione e cerca quindi di controllarla, mette in atto riti rassicuranti richiedendo anche l’aiuto di specialisti e, in questo, subisce la paranoia di essere condannato a una grave malattia. A un’osservazione più attenta si può però rilevare che la neurotrappola prevalente è quella del «controllo che fa perdere il controllo», cui si aggiunge quella della fiducia nella conoscenza che può salvarci, in questo caso nella medicina, e la richiesta costante di aiuto selezionato, ovvero solo da parte di specialisti. Il fallimento di queste strategie di soluzioni alimenta, talvolta fino al parossismo, la sensazione e la convinzione di essere malati. Molière, nel suo celeberrimo Malato immaginario, ci offre uno splendido affresco degli atteggiamenti e dei comportamenti del soggetto ipocondriaco. Rispetto al Seicento di Molière, in epoca moderna la patologia si è ulteriormente evoluta: proprio perché abbiamo a disposizione molte più conoscenze e strumenti diagnostici sempre più precisi, la credenza illusoria di controllare qualunque malattia si è così amplificata che patofobia e ipocondria sono tra i disturbi in maggiore crescita negli ultimi decenni. Chi ha il terrore ossessivo di essere ammalato per contagio (HIV) o colpito da una malattia fulminante (collasso, infarto, aneurisma) ricorre di continuo a esami diagnostici anche quando non sono necessari o del tutto inutili. Consiglio in questi casi il vero specialista di questa malattia e cioè: lo psicoterapeuta. Saluti
Risposto il: 03 Aprile 2019