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Esperto Risponde

Meatoplastica, circoncisione e algie pelviche

buomgiorno a tutti i medici, dopo innumerevoli visite urologiche in questo anno e mezzo è emerso che il dolore pelvico di cui soffro, escluse cause prostatiche e di infezioni con analisi sempre negativa e prostata molto piccola, molto invalidante, è dovuto ad un ipertono del pavimento pelvico che causa difficoltà nel rilascio degli sfinteri anale ed uretrale esterno, rendendo difficile e doloroso urinare e defecare (no bruciori, ma dolori e spasmi molto invalidanti e necessità di stare in bagno ogni volta mezz'ora fino ad un' ora per svuotare vescica e retto a causa dell' ipetonia degli sfinteri), e che irrita il nervo pudendo provocandomi a quasi impossibilità a rimanere in posizione seduta, persino sul wc la diagnosi è stata posta da uno dei più noti neurourologi esperti di queste problematiche e la terapia farmacologica (seguita solo i parte non potendo assumere alcuni farmaci che peggiorano la ritenzione urinaria già problematica causa della stenosi meatale) e fisioterapia ha sortito purtroppo effetti marginali in più devo risolvere il problema della stenosi serrata del meato puntiforme che genera un flusso abbastanza potente ma estremamente filiforme, con indici flussometrici da ostruzione del 80-90 percento...i medici mi hanno parlato di un intervento di meatotomia o meatoplastica associato a circoncisione poichè il prepuzio è affetto da lichen sclerosus, generando fimosi non serrata che sta iniziando ad aggredire il frenulo dopo aver devastato il prepuzio avevo anche contattato i due più grandi esperti di chirurgia uretrale, ma purtroppo i dolori estremamente invalidanti mi impediscono assolutamente lunghi viaggi, e quindi giocoforza dovrò operarmi nell' ospedale della mia città sperando che la stenosi sia solo del meato o al max della fossa navicolare e non estesa a tutta l' uretra che quindi una meatotomia o una meatoplastica associate alla circoncisione possano almeno migliorare qualcosa... i medici che mi hanno visitato dicono che è impossibille effettuare una uretrografia poichè per il meato ci passa al massimo un capello essendo miscroscopico...alcuni propendono per meatotomia e poi eventuale uretrografia retrograda e minzionale per vedere se ci sono stenosi ulteriori, altri per una urografia con iniezione del mezzo di contrasto endovena per poi con la fase minzionale verificare lo stato di tutta l' uretra...ora vedremo cosa decidranno nel mio ospedale... chiedo a voi dottori: 1) circoncisione meatotomia e meatoplastica sono interventi di routine o complessi? (nel mio ospedale ci sono 4 urologi che eseguono questi interventi chirurgici) 2) del netto migloramento che avrò a livello di flusso può giovaresene almeno indirettamente anche la fastidiossissima cpps con neuropatia del pudendo? (pensavo che non dovendo più urinare in 2-3.-4 tempi come adesso almeno lo sfintere uretrale sforzerà di meno svuotando in un solo tempo) grazie per l' attenzione

Risposta del medico
Specialista in Andrologia

Caro lettore, si sono interventi routinari direi, è chiaro che miglioramento lo svuotamento vescicale può venir meno quella sensazione di pesantezza e congestione secondaria al mancato ed incompleto svuotamento urinario per flusso ridotto. Cordiali saluti.

Risposto il: 11 Agosto 2020