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Esperto Risponde

meglio la favoletta?

Dopo un ictus è vero che il paziente mostra uno stato di maggiore agitazione e il fatto di farli dormire con una favoletta non è del tutto sbagliato: io x mesi ho cantato a mia madre le canzoni della sua gioventù, ma a volte è necessario ricorrere anche a qualche farmaco. Ma chi segue da vicino un malato di questo tipo e ce l'ha a cuore, si accorge che poi cade in uno stato di sonnolenza continua, il corpo si irrigidisce e perde tutte le forze...Allora io ho sospeso per lunghi periodi questi farmaci e ne ho usati alcunu + leggeri al bisogno, ma ora mia madre è in una casa di riposo ed io nonostante la mia continua presenza, controlli della terapia, richiesta di non somministrare sedativi, non vengo ascoltata, perchè il medico dice che è lui che decide. Già mi sono messa + volte contro il sistema, ma purtroppo è anche vero che + io sbraito, più mia madre ne subisce le conseguenze. E' possibile che io non possa rifiutare i medicinali prescritti visto che mia madre è inapace di intendere e di volere?
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
In parte credo che lei abbia ragione. D'altra parte gli istituti di cura per lungo-degenti (se ho capito bene) non possono partire dal presupposto che tutti i malati abbiano vicino parenti così solleciti e costanti che tranquillizzano i propri cari con favole e canzoncine. Quindi tendono a risolvere i problemi di "ordine pubblico" con i sedativi. Dal punto di vista legale non sono un esperto; credo che in generale se lei si avvalesse del diritto di non fare assumere i farmaci prescritti del medico, loro si avverrebbero del diritto di dimettere la paziente. Saluti
Risposto il: 02 Agosto 2011