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Le iniziative italiane contro il dolore alla testa

Le iniziative italiane contro il dolore alla testa

Uno dei disturbi più frequenti è il mal di testa. Per imparare a riconoscerlo meglio e a combatterlo ecco la Giornata Nazionale contro il Mal di Testa.
In questo articolo:

Il mal di testa è uno dei disturbi più comuni al mondo, ma capace di rendere la vita impossibile. Per conoscerlo meglio, sabato 19 maggio si celebrerà in tutta Italia la X Giornata Nazionale del Mal di Testa, promossa dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (Sisc) con il patrocinio del ministero della Salute e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). Con il titolo “Mal di testa, che fare?”, iniziative a tema sono previste in sette città.

Le cefalee riguardano sette milioni di italiani

Secondo le stime disponibili il 12% della popolazione soffre di emicrania e il 3% di cefalea cronica ovvero segnala il disturbo per più di 15 giorni al mese. In Italia si tratta di ben 7,2 milioni di persone (dati Sisc). Il 70% sono donne. «Di fronte a numeri di questa portata – spiega, intervistato da Rai3 Francesco Pierelli, ordinario di Neurologia all’Università La Sapienza di Roma – il problema è soprattutto di ordine culturale, legato alla necessità di diffondere nella popolazione l’informazione sulle cefalee perché abbandonata a se stessa».

Che cosa sappiamo sul mal di testa? È importante distinguere le cefalee primarie (quelle che non derivano da una causa patogena conosciuta) dalle cefalee secondarie (collegate ad altre malattie). La stragrande maggioranza delle cefalee diffuse sono di tipo primario, per le quali è nota, tra le cause, una predisposizione biologica oltre a singoli fattori scatenanti legati alla persona. Le principali cefalee primarie sono l’emicrania e la cefalea a grappolo.

Cosa scatena le emicranie e le cefalee

I fattori scatenanti dell’emicrania, oltre alla predisposizione genetica sono: stress emotivo, variazioni climatiche, alterata qualità del sonno, digiuno, fisiologiche variazioni ormonali, cibi e bevande. L’emicranico ha crisi se prende troppo freddo o troppo caldo, se dorme troppo o troppo poco, non gli è consentito, per esempio, restare al letto più a lungo la mattina nel fine settimana. Situazioni opposte provocano lo stesso risultato. Spesso dunque basta qualche accorgimento per evitare le crisi di mal di testa. Nel caso delle cefalee a grappolo, la situazione è più complicata.

Le cefalee a grappolo si presentano in maniera ripetuta spesso durante i cambi di stagione: in primavera e in autunno, a volte nella stessa ora nell’arco delle 24 ore. Chi ne soffre, rivela sintomi molto forti: dolore trafittivo, lacrimazione, congestione nasale, rimpicciolimento della pupilla. Forti emicranie sono davvero debilitanti, ma anche un leggero mal di testa rende la giornata difficile. Scarsa concentrazione, irritabilità, sbadigli, variazione dell’umore intaccano la qualità della vita, soprattutto nelle forme croniche.

Quando bisogna rivolgersi a uno specialista? Dopo alcuni episodi ricorrenti, per poi fare alcuni screening all’anno. Il ricorso alla cura fai da te, che è il metodo più diffuso, non aiuta nella gestione del mal di testa ed è un problema sociale: «Se si assumono troppi analgesici, i medicinali diventano essi stessi causa scatenante della cefalea» spiega Pierelli. «Ma le persone non lo sanno e cadono in questa trappola».

Cosa succede in Italia?

Sul sito della Sisc c’è una mappa, in aggiornamento, con il programma città per città. A Trebisacce (Cosenza), il 19 e 20 maggio, ci sarà le VII edizione della mostra collettiva di pittura “La mia testa a soqquadro”, aperta dalle 9 alle 20.

Ad Alba, in Piemonte, il 23 maggio, dalle 9 alle 17, nella sala multimediale dell’Asl, è in programma il convegno “La tossina botulinica nell'emicrania cronica: dalla teoria alla pratica”.

A Bergamo, il centro cefalee Humanitas Gavezzani organizza per lo stesso giorno “A spasso per la città, incontro con gli esperti”, dalle 9 alle 12,30. Altri eventi si sono svolti a Terni, Pavia, Palermo e L’Aquila a inizio mese. Per info e contatti consultare la pagina dedicata sul sito della Società italiana per lo studio delle cefalee.

Ultimo aggiornamento: 07 Maggio 2020
4 minuti di lettura

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