Nel cuore, a livello dell’atrio destro, esiste un agglomerato di cellule dal quale parte lo “stimolo elettrico” che genera ogni contrazione cardiaca. Per altro, in caso di sua inattività, altri centri possono sostituirlo ad iniziare l’attività cardiaca e possono esistere situazioni in cui tale attivazione parte ora da un punto, ora da un altro dell’atrio (di qui la definizione di segnapassi migrante). La cosa ha scarso significato clinico, potrebbe anche essere presente in condizioni di riposo, per una serie di attivazioni nervose che rallentano l’attività basale del normale segnapassi e permettono ad un altro centro di sostituirlo, ma questo non è certo grave: aumentando la frequenza in seguito ad uno sforzo o ad un’emozione tutto ritorna alla “normalità”, o meglio al consueto. Non c’è nulla da curare, non interromperei l’attività fisica, utile eseguire un ecocardiogramma come controllo generale in un soggetto che svolge regolare attività sportiva.