Il fatto che la cardioversione sia stata fatta a distanza di molti mesi (da gennaio 2006 a settembre 2007 !) dall’insorgenza della fibrillazione può essere uno dei fattori che ha condizionato una recidiva (= ricomparsa) a breve (dopo soli 2 giorni) dell’aritmia (in questi casi, il tempo che intercorre tra l’inizio dell’aritmia e la cardioversione deve essere il più breve possibile, non appena i livelli di scoagulazione (cioè il valore dell’INR) lo consentono. Comunque, adesso io consiglio: nessuna altra cardioversione (molto probabilmente a questo punto inutile per mantenere un ritmo sinusale stabile); proseguire assolutamente e indefinitamente con il COUMADIN (smetterlo significherebbe esporsi a un inaccettabile rischio di embolia cerebrale o ictus); cercare insieme al cardiologo che la segue una terapia che consenta un buon controllo della frequenza cardiaca media (anche il sotalex va bene) senza esporre ad eccessivi effetti collaterali. Sarebbe opportuno anche conoscere l’esito di un ecocardiogramma (che avrà certamente fatto) per capire cosa può aver determinato l’insorgenza dell’aritmia: se invece non avesse mai fatto questo esame, è opportuno programmarlo. Cordiali saluti