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Esperto Risponde

non necessario trattamento chirurgico

Gentilissimi medici, ho 33 anni e da qualche tempo in seguito al pap test mi viene consigliata la colposcopia. La prima volta non è stato rilevato nulla di particolare, ma veniva consigliato un ulteriore pap test dopo sei mesi. In seguito ad esso il ginecologo ha effettuato un'altra colposcopia e il risultato parlava di sospetta coilocitosi con pap test consigliato dopo sei mesi. Così dopo quest'ultimo pap test e ulteriore colposcopia il risultato è stato il seguente:"muco, lembetti di ghiandole endocervicali e frammento di epitelio pavimentoso composto privo di chorion con quadri di lieve displasia epiteliale associata a diffusa coilocitosi".Io vorrei portare a termine questo circolo, anche perchè con mio marito vorremmo avere un bambino. Cosa mi consigliate di fare? Non ho ancora parlato col mio ginecologo perchè è in ferie. Inoltre dato che i coilociti sono un segno dell'infezione di HPV, posso contagiare mio marito? Grazie infinite
Risposta del medico
Prof. Maurizio Serati
Prof. Maurizio Serati
Specialista in Ginecologia e ostetricia
In presenza di una diagnosi istologica (cioè su biopsia eseguita durante colposcopia) di displasia lieve, non è necessario procedere ad alcuna terapia chirurgica. Il discorso cambierebbe qualora la displasia fosse o diventasse moderata o severa, in tal caso sarebbe necessario eseguire una piccola procedura chirurgica, eseguibile in anestesia locale o in lieve sedazione, chiamata LEEP (la vecchia conizzazione). Il contagio fra lei e suo marito verosimilmente, in presenza di rapporti non protetti, è già avvenuto ma ciò non crea problemi al suo partner, come non ne creerebbe al feto in una eventuale gravidanza.
Risposto il: 21 Febbraio 2012