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Esperto Risponde

Buongiorno dottori, sono il figlio di un paziente

Buongiorno Dottori, Sono il figlio di un paziente di 65 anni a cui è stato diagnosticato la presenza di una voluminosa Neoplasia di verosimile origine biliare occupante il IV e l'VIII segmento epatico. Gli esami bioumorali mostrano aumento degli indici di flogosi delle GGt e delle LDH.Notevole aumento del Ca19.9, modesto rialzo del CEA e dellalfafetoproteina. Negativi i markers dei virus epatici. La TAC all'addome ha confermato la presenza di grossolana formazione nodulare con caratteri sostitutivi di almeno 12 cm al IV e VIII segmento epatico, compatibile con neoplasia primitiva delle vie biliari o neoplasia primitiva epatia non HCC; presenti inoltre plurime nodulazioni sostitutive attorno alla lesione principale ed al VII segmento e diffusa localizzazione sostitutiva pericapsulare. Mio padre é in ospedale di Reggio Emilia, S. Maria Nuova, e il reparto della Chirurgia in considerazione dell'estensione della malattia, ha escluso quqlsiasi soluz di tipo chirurgico.Anche il reparto dell'Oncologia ha espresso parere negativo sul trattamento di chemioterapia, consigliando la sola terapia di supporto. Per l'intenso dolore in ipocondrio destro é stato necessario praticare terapia analgesica con oppiacei a dosi crescenti in associazione con amitriptilina per ottenere una soddisfacente risposta analgesica. Con l'attuale terapia il dolore é ben controllato. Ho contattato anche il centro trapianti di fegato di Torino, prof. Mauro Salizzoli, che mi ha escluso ogni possibilita' di intervento chirurgico. Cari dottori, vi chiedo gentilmente, di consigliarmi se ci sono alcune terapie per tale caso appena descritto. Come figlio, ho tutto il dovere di sperare e lottare per il mio papa' cosi come un genitore farebbe per un figlio. Oltre alla terapia del dolore ci sono altre tipologie di terapie? Possibilita' di trapianto?Intervento chirurgico?Non so.... Con tali diagnosi, basandovi sulla vostra esperienza, che tempi di vita puo' avere un paziente affetto da tale tumore Grazie per una vostra risposta Cosimo
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Ci sembra che suo padre sia stato ben ed estesamente investigato dai medici che lo hanno in cura. Essi hanno escluso la possibilità di qualunque tipo di intervento, data la notevole estensione della patologia. Concordiamo con tale decisione, sebbene non abbiamo a disposizione la completezza degli esami di cui dispongono i medici curanti. Non consigliamo di intraprendere terapie che non abbiano dato sufficiente credibilità in termine di miglioramento di durata della vita e della qualità della vita. La possibilita' di trapianto epatico è da escludere e, d’altro canto, ha sentito il parere di una delle massime personalità in tale campo, cioè il Prof Salizzoni. I tempi di vita che puo' avere un paziente affetto da tale tumore sono estremamente impredittibili. Tuttavia, in media non sono superiori ai 2 anni.
Risposto il: 30 Giugno 2008