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Oggi è stato diagnosticato a mia mamma un angioma

Oggi è stato diagnosticato a mia mamma un angioma al fegato, delle dimensioni 13 x 28 millimetri, sede sottocapsulare. Dovrebbe intervenire chirurgicamente o limitarsi a controlli periodi. Inoltre, non so se è per questo Tumore benigno che ogni giorno presenta Diarrea.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
L’angioma È il più comune tumore benigno del fegato. La grande diffusione dell'ecografia addominale, avvenuta negli ultimi 20 anni, ne ha portato alla scoperta sempre più frequente. Infatti, l'angioma viene spesso rilevato come reperto occasionale durante indagini eseguite per altri motivi. L'angioma è del tutto benigno, non degenera mai in neoplasia maligna e non rappresenta, generalmente, un'indicazione ad un intervento chirurgico. Come viene ? Le causeNon vi sono fattori noti che causino la comparsa di un angioma al fegato. La malattia può essere presente dalla nascita e non avere mai avuto nessuna occasione per essere rilevata.Che fastidi provoca ? I sintomiNella grande maggioranza di casi l'angioma del fegato non causa alcun sintomo. Nel caso il paziente presenti comunque un qualche fastidio deve sempre essere indagata la presenza di altre malattie che possano causare i sintomi lamentati (in particolare deve essere ricercata la presenza di ulcere gastriche o duodenali per i disturbi dolorosi addominali e quella di malattie della colonna vertebrale nel caso i dolori vengano riferiti posteriormente).L'angioma epatico più comune (quello asintomatico, rilevato occasionalmente durante un ecografia addominale) non ha bisogno di alcuna terapia. Infatti gli angiomi tendono a essere lesionistabili nel tempo,asintomatiche,con scarsa o nulla tendenza all'aumento di volume edancora più remota possibilità di rottura.Quindi, l'unico provvedimento da intraprendere, in particolare nel caso di angiomi di dimensioni medio-piccole, è la sorveglianza periodica, con esami radiologici (ecografia) ripetuti annualmente o ad altri intervalli comunque regolari.Solo in pochi casi gli angiomi necessitano oggi di terapia. Questi casi sono:· la presenza di sintomi sicuramente causati dall'angioma · l'accertata e documentata tendenza all'accrescimento volumetrico · una particolare posizione o conformazione dell'angioma (ad. es.: lesioni peduncolate) · la rarissima eventualità che l'angioma si rompa · quando esiste un dubbio diagnostico. La terapia degli angiomi che lo richiedano è chirurgica e consiste nell' asportazione. La rimozione di un angioma dal fegato può essere eseguita mediante l'enucleazione: l'angioma viene rimosso dal fegato seguendo la capsula fibrosa esterna che è a diretto contatto con il parenchima epatico. Questo intervento non comporta la rimozione di nessuna porzione di tessuto epatico sano; una resezione epatica: in altri casi, in particolare per quegli angiomi che arrivano ad occupare anche un intero emifegato, può risultare più agevole e sicuro per il paziente l'esecuzione di una vera e propria resezione epatica anatomica. L'estensione di questa resezione viene stabilita in base alla localizzazione dell'angioma nel fegato ed in base ai rapporti con le strutture vascolari epatiche. L'esecuzione di tali interventi in centri specializzati nella chirurgia epatica è sicura, comportando un rischio operatorio del tutto minimo. In una grande percentuale di casi è possibile eseguire l'intervento senza ricorrere a trasfusioni di sangue. Trapianto di fegato: in rarissimi casi l'angioma si può sviluppare sino a sostituire l'intero fegato e dare sintomi da insufficienza epatica. In questi casi non è più possibile asportare l'angioma con enucleazioni o resezioni, ma è necessario asportare l'intero organo. Si tratta di casi veramente eccezionali.
Risposto il: 12 Maggio 2005