Ogni volta che vengo sottoposta ad un ecg - che

La classe NYHA (New York Heart Association) indica la capacità funzionale di un individuo affetto da cardiopatia: una II classe funzionale identifica soggetti che manifestano dispnea (cioè difficoltà di respiro) durante sforzi intensi. Riguardo alle anomalie riscontrate nel suo ecg di base, mi pare che ne siano state date diverse interpretazioni. Ovviamente sarebbe indispensabile vedere il tracciato per farsi un’idea precisa sulla reale natura di tali anomalie. Da quanto mi descrive, potrebbe trattarsi forse di un emiblocco posteriore sinistro (cioè del blocco di un fascio elettrico deputato alla trasmissione dell’impulso elettrico all’interno del cuore) che si manifesta sull’ecg con allungamento del complesso qrs (interpretabile da alcuni come blocco di branca sinistra=BBSx) e con uno spostamento dell’asse elettrico (interpretabile da alcuni come deviazione assiale destra). Riguardo alle aritmie che Lei presenta il wandering pace-maker si caratterizza per il fatto che il punto del cuore da cui origina l’impulso elettrico (normalmente il nodo del seno) non è sempre lo stesso ma migra (wander), per cui la morfologia delle onde atriali (onde P) varia in battiti successivi. Anche qui probabilmente, visto l’elevato numero di extrasistoli sopraventricolari presenti all’Holter, i due fenomeni possono essere legati ad interpretazioni differenti dello stesso fenomeno. Le lievi insufficienze mitralica e tricuspidale sono forse legate a prolasso valvolare (frequentemente associato a PFO e aritmie ventricolari e sopraventricolari). Riguardo ai vizi valvolari le raccomandazioni riguardano la profilassi della endocardite e controlli ecocardiografici e clinici seriati. Per quanto riguarda eventuali provvedimenti da prendere, Le consiglio, qualora non l’abbia già fatto, un controllo della funzionalità tiroidea, ed ovviamente la abolizione del fumo di sigaretta (la nicotina infatti aumenta l’eccitabilità del cuore a fenomeni aritmici, oltre a provocare a distanza i ben noti effetti deleteri sul sistema cardiovascolare).