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Esperto Risponde

Operato per frattura

Buongiorno. Il giorno 11/10/2009 ho subìto una frattura diafisi all'omero sinistro.Mi è stato poi eseguito un intervento chirurgico di osteosintesi con chiodo endomidollare.Dopo più di un anno e mesi di fisioterapia sono ritornato dal medico che mi ha operato perchè,in particolari condizioni con particolari movimenti, ho ancora dolori alla spalla.La mia intenzione era di farmi operare di nuovo per togliere il chiodo.Ma il medico con grande mio dispiacere mi ha consigliato di tenerlo per sempre perchè altrimenti avrei dovuto subire un altro intervento senza conoscere le conseguenze.Mi ha fatto fare una tomografia computerizzata e da qui il referto dice: La vite metallica cefalica decorre anteriormente al chiodo endomidollare strettamente contigua ad esso,e la sua punta oltrepassa solo per un breve tratto la corticale ossea del profilo mediale,senza interessare la rima articolare gleno-omerale la cui congruenza risulta conservata. Piccoli aspetti compatibili con cisti degenerative in regime tuberositaria. Inclinazione infero-laterale dell'acromion conformato "ad uncino". Ho appena eseguito dodici cicli di riabilitazioni funzionali in acqua. Il dolore alla spalla è diminuito e se non continuo periodicamente a fare fisioterapia dopo un certo periodo ,il dolore, mi ritorna quasi come in origine.Devo dire che per diversi mesi,consigliato dal fisiatra,ho praticato anche il nuoto.Ora mi hanno consigliato di sospendere perchè sto continuando a fare fisioterapia in palestra.Lei cosa pensa, in futuro potrò togliere il chiodo senza conseguenze? Oppure togliere solo la vite metallica cefalica perchè è stata inserita fuori dal chiodo endomidollare e altrepassa la corcicale ossea ? Se in futuro posso togliere tutto mi passerà per sempre anche il dolore alla spalla? Ringraziandola per una sua cortese risposta invio distinti saluti.
Risposta del medico
Specialista in Ortopedia e traumatologia e Chirurgia generale
Caro amico, anche se la medicina ha dei canoni ben precisi, tuttavia l'esperienza del medico fa sì che ci siano proposte non perfettamente simili tra uno specialista ed un altro. Ciò non significa che uno ha torto e l'altro ragione bensì sono proposte che risentono della singola esperienza e delle singole idee. Ecco, personalmente sono dell'avviso che un "MEZZO DI SINTESI" (qualunque esso sia) debba essere sempre rimosso tranne in quei casi dove non è possibile (tipo ENDOPROTESI per frattura dell'anca). A parte questo mio personale orientamento chirurgico, ritengo che buona parte del suo dolore alla spalla possa dipendere da una patologia della struttura anatomica articolare della spalla. Lei mi scrive che l' ACROMION è a forma di uncino, bene, sono questi i casi dove si viene a detrminare una patologia che si chiama "SINDROME DA IMPINGEMENT SUB-ACROMIALE" che nel suo caso è di origine ossea (acromion ad uncino) ma che può essere anche di natura non ossea (per saperne di più può consultare il sito www.luigigrosso.net/spalla.htm). Auguri Dr. Luigi Grosso www.luigigrosso.net
Risposto il: 05 Aprile 2011