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Esperto Risponde

Perforazione non riparabile con peritonite

Egregio Dott., mia mamma, 70 anni, in seguito ad un intervento di emicolectomia dx, ha subito la perforazione di un'ansa del tenue che le ha causato una grave peritonite e shock settico. Si trova ora in rianimazione, lo shock settico e' rientrato ma permane un quadro di peritonite. Il chirurgo ha lasciato la ferita aperta con drenaggio vac per aiutare l'addome a restare asciutto e per evitare che si formino nuovi ascessi. L'intestino e' pieno di aderenze, tutto aggrovigliato in una matassa dura che non permette di isolare la parte perforata per creare una nuova anastomosi (causa precedent interventi cesareo e occlusione instinale). Mi danno poche speranze e la situazione e' disperata. Non voglio arrendermi, non voglio perdere la mia mamma... E' mai possibile che non ci siano altri modi per poter tappare questo foro? Ci sono tecniche nuove o sistemi alternativi per poter temporaneamente deviare i liquidi fuori dall'addome mentre curiamo la peritonite. Con un quadro di addome sano mi dicono che ci sarebbero state piu' possibilita' di intervenire. Grazie.
Risposta del medico
Specialista in Chirurgia generale
Le aderenze sono un grosso problema chirurgico e quando sono tante possono determinare un quadro di occlusione intestinale. Se non si riesce a fare una adeguata lisi delle aderenze e lo sbrigliamento delle anse intestinali interessate, in preda ad sofferenza vascolare, può essere necessario ricorrere ad ulteriori interventi di resezione ed anastomosi intestinali oppure ad entero-colonstomie. Il successo dei primi interventi è sicuramente migliore, quando il quadro peritonitico è guarito.
Risposto il: 03 Maggio 2016