Quello che mi descrive è fondamentalmente un tic, ovvero la messa in azione di un repertorio gestuale-motorio "preconfezionato" per il venir meno del controllo inibitorio da parte del soggetto.
Il fatto che quando è inserito in un contesto "serio" il fenomeno non emerga è un elemento utile per cercare di inserire nel suo disturbo una strategia terapeutica. Dubito assai che allestire un percorso diagnostico strumentale (per interderci, RM, TC, EEG, ect) possa dar luogo a dei riscontri utili per identificare il problema e soprattutto per curarlo. Piuttosto penso che, se come penso di tic si tratta, potrebbe giovarsi assai di un approccio psico-comportamentale.
Saluti