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Esperto Risponde

Prevenzione tumore colon

Buongiorno a tutti i medici, ho 35 anni e sono in buona salute generale. Come da titolo, vorrei avere ragguagli circa l'eventualità di dovermi sottoporre a screening per il tumore al colon. Benchè infatti in famiglia non abbia avuto casi di tumore al colon (mia madre è recentemente mancata a 75 anni di SLA, mentre mio padre ha 81 anni e gode di ottima salute), vi sono 3 elementi che mi fanno venire il dubbio che forse dovrei attivarmi con la prevenzione in anticipo 1) Quando ero bambino, ho sofferto di sanguinamento intestinale (sangue nelle feci) per parecchio tempo. Il problema era chiaramente scatenato dall'assunzione di alcuni alimenti (latte, cioccolato, insalata) motivo per cui il gastroenterologo che all'epoca mi seguì non ritenne opportuno svolgere esami invasivi; certo che il problema si sarebbe risolto con lo sviluppo, cosa che puntualmente avvenne. Curiosamente, terminata quella fase della mia vita ho sempre digerito bene qualunque alimento. 2) Per abitudine, in casa mia, si è sempre mangiato un grande quantitativo di insaccati. Abitudine che ho continuato fino a circa 27 anni d'età, ossia fino a che non sono andato a vivere da solo. 3) Ho sofferto a lungo di stipsi severa (un'evacuazione a settimana o anche più di rado), dovuta all'assunzione di paroxetina. Particolare interessante, la suddetta stipsi non mi procurava disagio, era come se tutto fosse addormentato e i miei ritmi fossero lenti. Mi domando se i tre fattori suddetti possano essere visti come fattori di rischio e se quindi mi debbano spingere ad anticipare i controlli di routine. Vivo all'estero, in un paese nel quale gli esami di screening sono fatti in maniera massiva e piuttosto generalizzata. Ragione per cui vorrei anche sentire un parere di un medico italiano prima di affidarmi ai medici locali. Grazie. Saluti

Risposta del medico

Buongiorno. In genere la letteratura scientifica al riguardo consiglia l'esecuzione o del SOF (Test del Sangue Fecale Occulto) per valutare l'eventuale presenza di un sanguinamento che macroscopicamente non sia visibile oppure l'esecuzione di una colonscopia dopo i 50 anni. Il SOF è il test che viene effettuato come screening per il tumore del colon retto in italia e viene eseguito in genere ogni 2 anni a partire dai 50 fino ai 69 anni. Il vantaggio principale di questo test è la sua assenza di invasività, purtroppo però la sua sensibilità (capacità di identificare un paziente malato come veramente malato) non è altrettanto elevata. Certamente la colonscopia è l'esame più invasivo ma è quello con la migliore capacità diagnostica precoce. Se non si vede niente alla colonscopia difficilmente si sviluppa un tumore del colon. Inoltre, nel caso si riscontri un polipo adenomatoso (lesione pre cancerosa che evolve mediamente in 4-5 anni in tumore), durante la colonscopia se ne effettuerebbe la rimozione e si eliminerebbe completamente la possibilità che questo possa evolvere in tumore. In linea generale lei non sembra presentare una storia di familiarità per tumore del colon retto, di conseguenza i criteri che le ho dato anche in termini di età per lo screening restano validi (viceversa si sarebbe anticipato di qualche anno lo screening)

Risposto il: 29 Settembre 2020