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Esperto Risponde

Problemi neurologici continui senza diagnosi

Buongiorno, sono qui a rendervi partecipi del mio calvario che non ha ancora avuto risposta e chiedervi consiglio per capire a che figura specialistica potrei rivolgermi. Sono quasi due anni che ho una serie di sintomi di natura neurologica e sensoriali che mi hanno portato a visitare una serie di specialisti senza avere risposta. Tutto è iniziato nel giugno 2017. Durante una normale serata ho accusato una sensazione strana a due dita del piede (terzo e quarto dito del piede sinistro), quasi come se qualcuno me li stesse stringendo. In quel momento non ci ho fatto molto caso. La sensazione è sparita nel giro di qualche ora per poi ritornare i giorni successivi, con un leggero formicolio alla pianta del piede. Nel giro di tre o quattro giorni ho cominciato a provare lo stesso formicolio al piede destro (sempre ad intermittenza ma non solo la sera) al quarto giorno il formicolio si è esteso prima alla gamba sinistra poi alla destra, poi alla mano e al braccio sinistro e alla parte sinistra del viso (non però il busto), con vista sfocata dall'occhio sinistro. Da lì ho deciso di recarmi in pronto soccorso (non sono solitamente uno ansioso e inizialmente pensavo fosse un problema di stanchezza, stress o qualcosa del genere). Visita del neurologo(negativa),tac (negativa) , esami sangue (compresa glicemia) nella norma, unico aspetto rilevabile era un leggero "pallore" nell' iride dell'occhio sinistro. Mi hanno rimandato a casa, prescrivendomi visita oculistica e visita neurologica nel caso i sintomi fossero continuati. I giorni successivi i sintomi sopracitati in parte sono diminuiti di intensità o diradati ma si sono aggiunti una stanchezza ingestibile, senso di vertigine e instabilità, parestesie e distese agli arti (anche dolorose), sensibilità alterata soprattutto al lato sinistro, vista più spesso annebbiata, macchie scure tondeggianti sul corpo (prevalentemente sotto lo sterno, collo e nuca), dolori ad intermittenza delle articolazioni delle mani, contrazioni leggere di alcuni muscoli del corpo involontarie. Dopo aver consultato il mio medico curante, mi sono recato di nuovo al pronto soccorso: altra visita neurologica (sempre negativa), altra tac (sempre negativa), esami del sangue nella norma (a loro parere le macchie non c'entravano nulla con il resto dei sintomi). Erroneamente in quei giorni ho cominciato a fare ricerche su Google cercando di capire a quali malattie potessero appartenere tutti questi sintomi e la risposta era sempre sclerosi multipla, per cui ho chiesto al neurologo se erano sintomi imputabili ad una simile patologia, ipotesi molto remota a suo parere in quanto i sintomi erano troppi e troppo intermittenti. Mi Rimandó a casa, prescrivendomi per sicurezza risonanza magnetica (con e senza contrasto), ciclo leggero di cortisone per i sintomi e un ansiolitico. Mi disse di stare tranquillo, secondo lui era stress e disturbi psicosomatici legati a quanto avevo letto e di restare 4 giorni a riposo completo. Tornato dal mio medico curante, che trovò la diagnosi del pronto soccorso sbrigativa, mi prescrisse una nuova visita neurologica ( consigliandomi il Besta di Milano, specializzato patologie neurologiche), in modo da portare subito i risultati della risonanza. Nel frattempo i sintomi erano ancora presenti, alcuni meno marcati, altri più persistenti, sempre ad intermittenza. Di lì ad un mese dopo la risonanza (risultata negativa se non per due ernie in C3 e C4 e alcune protusioni, che comunque mi è stato spiegato potevano interessare solo una piccola parte dei sintomi)mi sono recato dal neurologo del Besta. Altra visita neurologica, anch'essa negativa, effettivamente la RM negativa era un ottima cosa, ma per assicurarsi che non fosse la famosa SM che mi spaventava parecchio mi prescrisse potenziali evocati visivi e sensoriali (negativi), altra RM encefalo e rachide cervicale da effettuarsi a distanza di 3 mesi (sempre negativa e con le stesse ernie e protusioni), visita dall'oculista (dove è risultato sempre e solo il pallore all'occhio sinistro). La Visita di controllo dopo la seconda rm ha portato ai medesimi risultati. Dato il persistere dei sintomi mi ha prescritto lyrica, sperando che potesse aiutarmi, ma dopo due mesi, in accordo con il mio medico curante ho smesso di prenderlo perché non traevo giovamento ma ho solo avuto una serie di effetti indesiderati. Nel frattempo ho iniziato un percorso con il mio medico curante cercando altri specialisti che mi potessero spiegare il perché di tutti questi sintomi e trovare finalmente una definizione a questa patologia, ma ahimè a distanza di quasi due anni, dopo altre visite neurologiche, esami del sangue, visite da internisti, ortopedici, nessuno è riuscito a venirne a capo. Il mio medico ha alzato le mani e un po' anche io mi sono rassegnato dopo aver speso oltre 2500 € tra visite ed esami (senza contare le sedute dallo psicologo perché fra le varie ipotesi si è pensato che fosse un problema psicologico). Non c'è stato un solo giorno da allora, dove non ho provato quelli che io ormai chiamo "i miei fastidi", alcuni giorni o ore più persistenti altri meno. Ci sto convivendo perché sono stufo di fare mille esami senza mai avere risposte. Le ultime ipotesi erano che poteva essere un batterio o un virus particolare, ma è una strada che non ho mai intrapreso perché anche in quel caso il mio medico non ha saputo darmi indicazioni precise per capire a chi rivolgermi. Il problema è che negli ultimi giorni mi sembra che il mio corpo stia peggiorando piano piano:la mia acuità visiva è diminuita ho difficoltà di mettere a fuoco e i capillari molto in evidenza (sono andato al pronto soccorso oftalmico e mi hanno liquidato con delle gocce betabioptal da prendere per 10 giorni, ma al posto di migliorare sta peggiorando), la sensazione che ho avuto spesso di spossatezza è aumentata e faccio fatica a concentrarmi, i dolori soprattutto agli arti sono più persistenti. Non so veramente però cosa potrei provare di diverso, ma vorrei qualche consiglio. Vi ringrazio anticipatamente.
Risposta del medico
Specialista in Neurologia e Fisiatria
L'insieme estremamente variegato della sintomatologia e l'andamento fluttuante della stessa, in assenza di alterazioni evidenti all'esame neurologico ed agli esami strumentali eseguiti in ambienti specialistici più che qualificati dovrebbe rassicurarla sul fatto che non si tratta di una malattia neurologica grave. L'ipotesi che possa trattarsi di disturbi di origine psico-somatica è molto verosimile. In questo senso potrebbe essere utile sentire il parere di uno psichiatra. Prof. Carlo Gandolfo - Neurologo.
Risposto il: 15 Febbraio 2019