Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Prognosi - Familiarita' - Chemioterapia post-operatoria

Buongiorno mia medre età 52 anni è stata operata a un adenocarcinoma intestino cieco con 25 linfonodi previscerali di cui 8 metastatici l'intervento chirurgico è ben riuscito hanno asportato tutto esame istologico adenocarcinoma con aspetti mucinosi T1-3, Grado Istologico G2, Estensione dell'invasione tumorale tessuto adiposo perivisceralePattern di crescita tumorale infiltrativo, invasione vascolare presente, invasione perineurale assente, tumor budding presente, Infiltrato linfocitario peritumorale e intratumorale presente, Margini di resezione chirurgica prossimale e distale indenni da infiltrazione neoplastica A1-B1-2. Vorrei sapere se la situazione è grave a che stadio è il tumore e se le terapie di chemio da effettuare sono tutte standard? In questi casi si danno margini di sopravvivenza?Ringrazio anticipatamente, mi scuso se mi sono dilungata troppo .Cordiali Saluti
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

Gent. Sig.ra
Mi dispiace che, essendomi iscritto a questo forum da pochi giorni, la mia risposta Le giunga con molto ritardo. Comunque partendo dal caso di Sua madre si possono fornire informazioni di utilita' generale. (Grazie per la discreta completezza delle informazioni).

a) Si tratta di uno Stadio III sec. UICC (gli stadi vanno da I a IV in ordine di gravita') oppure C2 sec. DUKES-AC (gli stadi vanno da A a D in ordine di gravita'). E' quindi una situazione non favorevole, tenuto anche conto di altri indicatori sfavorevoli come il pattern di crescita infiltrativo, la presenza di budding e di invasione vascolare.

Ma:

b) Tutti i tumori colorettali che si e' potuto operare radicalmente (come, mi sembra, nel caso di Sua madre) hanno  margini di guarigione o di lunga sopravvivenza, ovviamente tanto maggiori quanto piu' e' iniziale lo stadio. Nel caso di Sua madre le probabilita' di sopravvivenza a 5 anni dall'intervento si potrebbero valutare nel 40%. Si puo' pensare che non sia una percentuale elevata, ma lascia un discreto margine di speranza (in particolare rispetto ad altre forme tumorali). Vorrei sottolineare che si tratta di una valutazione probabilistica, quello che accadra' nel singolo soggetto non e' mai prevedibile con assoluta certezza.

c) La chemioterapia post-operatoria e' sicuramente indicata. Gli schemi in un soggetto giovane, che presumo non abbia malattie associate, sono sostanzialmente standard.

d) Ultimo problema ma non meno importante, anche se riguarda Lei e non direttamente Sua madre. Penso che Le avranno detto che un tumore del colon dx, con componente mucinosa, con infiltrato linfocitario, comparso in un soggetto giovane, ha elevate probabilita' di essere un tumore con caratteristiche ereditarie. Lei e tutti i consanguinei di Sua madre (in particolare figli, fratelli, sorelle, genitori) dovrebbero essere sottoposti a indagini di prevenzione con relativa intensita'. Tali indagini di prevenzione (in primo luogo colonscopie periodiche) sono una delle poche forme di prevenzione di reale e dimostrata utilita'.

Una consulenza da un genetista o da un chirurgo/oncologo esperto nei tumori ereditari del colon-retto potrebbe essere proficua valutare meglio il rischio nei consanguinei di Sua madre.

Cordiali saluti.
Dott. Piero Gaglia


Specialista in Chirurgia e in Oncologia
Per eventuali contatti diretti : e-mail piero.gaglia@libero.it
 

Risposto il: 02 Ottobre 2012