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Esperto Risponde

proseguimento cure

Egregio professor Rosco, ho ricevuto la sua risposta ( n di riferimento XBV81A799V) e la ringrazio, desidererei maggiori chiarimenti riguardo agli effetti a distanza della trombosi. Nella precedente lettera non ho in effetti detto che mia figlia, affetta da PCOS, assumeva da alcuni anni la pillola Jasmine per regolarizzare il ciclo, inoltre svolge un lavoro sedentario al computer per gran parte della giornata, sono queste cause sufficienti per provocare una trombosi? La ragazza ha, successivamente all’evento trombotico, dopo aver immediatamente smesso la pillola, effettuato alcune analisi ( Auto –Antibodies, anti-cardiolipin IgM IgG, Factor viii, Antithrombin III, Protein C (coag. Inibitor, FactorV leider, Prothromb 20210 mutation, lupus anticoagulant,..) risultate tutte negative. Attualmente è ancora in trattamento con Warfarin ( dovrà portarlo avanti per tre mesi, ora si trova al primo mese), le chiedo se questo farmaco potrebbe dare effetti avversi ora o in futuro. La ragazza ha chiesto di ripetere un controllo del trombo per verificare se si è sciolto e se si può sospendere la terapia ma le hanno risposto che non è il caso effettuare il controllo prima dei tre mesi. Siamo preoccupate e non sappiamo valutare se è seguita correttamente (si trova a Londra). Non so se farla tornare in Italia (dovrebbe però fare il viaggio in aereo) e cambiare medici di riferimento, potrebbero esserci problemi? Grazie ancora Distinti salutiEmma
Risposta del medico
Dr. Claudio Rosco
Dr. Claudio Rosco
Specialista in Anestesia e rianimazione

Gentile Signora,

La buona notizia è che sua figlia non ha cause genetiche che diano ipercoagulazione del sangue; l'impostazione terapeutica di far seguire alla terapia eparinica un anticoagulante è corretta e nel periodo di 3 mesi segue i protocolli clinici anglosassoni. E' PERò IMPORTANTE CONTROLLARE IL RATIO ( inr ) CHE DEVE ESSERE TRA 2 E 3. mi meraviglia che non abbiano presritto un gambaletto elastico in 1 classe di compressione cosa che ugualmente rientra nei protocolli internazionali.

Il Warfarin è un anticoagulante e in caso di trauma può determinare emorragie prolungate, inoltre l'assunzione di numerosi altri farmaci in contemporanea può influenzare l'effetto reciprocamente.

Se sua figlia torna in Italia me la faccia vedere però al momento non c'è motivo di farla venire apposta.

Sua figlia può contattarmi direttamente a : claudiorosco@gmail.com

Cordiali saluti

Risposto il: 16 Aprile 2012