La chemioembolizzazione produce non solo la distruzione delle cellule maligne ma anche quella di cellule epatiche funzionanti. Pertanto porta ad una riduzione della funzione epatica. In un soggetto che presenta segni di insufficienza epatica, ciò può portare ad un improvviso peggioramento clinico. E’ quindi necessario effettuare una attenta valutazione clinica prima di porre l’indicazione per questa procedura terapeutica. Inoltre si può avere, nei giorni immediatamente successivi all’esame, febbre.