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Esperto Risponde

Ricerca gravidanza

Buonasera Dottori,
Ho l’endometriosi con una ciste di 3 cm, e ho deciso due settimane fa di interrompere la pillola di comune accordo con il mio compagno per cercare una gravidanza. Io ho 26 anni e lui 27. Il primo rapporto dalla sospensione è andato bene come al solito, ma dai successivi lui ha iniziato ad avere problemi a mantenere l’erezione tant’è che l’eiaculazione e’ scarsa e avviene solo un inserimento senza spinte (fa tutto da solo e poi quando dice che sta per venire mi eiacula all’interno, ma senza fare spinte, il che secondo me è inutile).
Non abbiamo mai avuto problemi in tal senso, quindi è una questione mentale. La mia paura è che più il tempo passa e più la ciste cresce, e dopo anni che finalmente volevo realizzare questo desiderio, vedo che le cose partono male. Premetto che non gli sto creando ansia, l’ansia se l’è fatta venire da solo.
Sono talmente scoraggiata che sono tentata a prendere la pillola di nuovo, anche perché se è un problema mentale non si risolverà in pochi giorni, e nel frattempo la ciste cresce..
Ho preso Dienogest e passati ormai 12 giorni non vedo traccia di flusso né di picco ovulatorio, test di gravidanza negativi. È normale che ancora non abbia avuto un flusso o perlomeno un’ovulazione?
Cosa mi consigliate di fare? Io cerco di far di tutto per farlo stare tranquillo, ma dopo quattro tentativi andati male, non so più che pensare.

Risposta del medico
Specialista in Medicina generale e Psichiatria

Gentile signora,
il suo scoraggiamento è più che comprensibile, anche in considerazione delle sue condizioni di salute, che potrebbero comunque rendere difficile il concepimento.
Il fatto che dopo 12 giorni dalla sospensione della pillola non sia ancora apparso il flusso da sospensione, ne vi sino sintomi ovulatori, potrebbe essere un normale disguido correlato con una certa difficoltà dell'ovaio nel riprendere la sua normale attività e che potrebbe perdurare anche per qualche mese.
Le problematiche di deficit erettivo del compagno, insorte improvvisamente, appena presa la decisione di iniziare un tentativo di gravidanza, potrebbero in effetti riconoscere una motivazione psico-emotiva legata a sue ansie personali, magari in relazione alla paternità, o altre difficltà di coppia.
Penso comunque che, per togliere ogni dubbio, sia necessaria una visita di persona presso un medico di vostra fiducia, con particolare preparazione nello studio e nel trattamento delle disfunzione sessuali maschili.
Qualora fosse scartata con sicurezza la componente organica del problema potrebbe essere consigliabile un percorso psicoterapico, che comunque, come lei paventa potrebbe avere tempi non brevi.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.

Risposto il: 31 Gennaio 2024