Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Rinvio a ulteriore valutazione

Salve, scrivo per mio suocero (55 anni) che circa un mese fa gli e' stato diagnosticato un carcinoma al colon. Inizialmente si pensava fosse solo questo, poi pero' quando lo hanno operato si sono accorti che non potevano asportare niente in quanto il tumore aveva provocato una metastasi al peritoneo e hanno trovato anche dei linfonodi tra la cava e la aorta e tra diaframma e fegato, quindi gli e' stata messa solo la busta per alleviare il dolore quando andava di corpo. Ci hanno dato poche speranze dicendoci che deve afffrontare prima una chemioterapia per portare il tumore al solo peritoneo e in seguito provare con un'operazione molto rischiosa, sempre se le chemio funzionano. La mia domanda e': c'e' speranza che la chemio elimini questi linfonodi e si possa tentare un intervento? Se la situazione restasse questa quanto tempo all,incirca potra' vivere? E soprattutto e' possibile che abbiano dovuto aprirlo per vedere tutto questo? Aggiungo che gli unici esami che sono stati fatti sono 2 colonscopie una scintografia ossea una tacc ai polmoni con mezzo di contrasto e una risonanza pelvica. Ringrazio anticipatamente.
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

Mi dispiace che, essendomi iscritto a questo forum da pochi giorni, la mia risposta Le giunga con molto ritardo.

Forse, pero’, non troppo tardi, in quanto suppongo che Suo suocero stara’ facendo una chemioterapia sistemica, comunque indicata prima di un eventuale secondo intervento.

La carcinosi peritoneale (diffusione di cellule tumorali nella cavita’ addominale con localizzazione nel peritoneo – la membrana che riveste all’interno le pareti della cavita’ addominale e dei visceri in essa contenuti) e’ una delle modalita’ di metastatizzazione del carcinoma del colon-retto.
E’ difficile che la si possa diagnosticare in una fase precoce anche con indagini strumentali come la TAC. o la Risonanza Magnetica.

Come le hanno detto, la prognosi non e’ favorevole, anche perche’ la chemioterapia sistemica (cioe’ per via endovenosa o per via orale) e’ molto poco efficace in caso di metastasi peritoneali anche se puo' essere efficace sui linfonodi.
L’unico trattamento efficace, che possa dare speranze di una sopravvivenza non breve e anche talora di guarigione, e’ la chirurgia peritoneale radicale con chemioipertermia intraperitoneale. Tale trattamento e’ pero’ molto invasivo e la sua indicazione deve essere valutata con attenzione in ogni singolo caso. Suo suocero e' pero' giovane, sperabilmente senza importanti malattie associate e quindi teoricamente candidabile.


La struttura semplice di cui sono responsabile “Chirurgia Oncologica Colo-Rettale” nell’Azienda Ospedaliera “Citta’ della Salute e della Scienza” di Torino, sede Molinette, e’ uno dei pochi centri in Italia dove viene eseguito questo trattamento.


Cordiali saluti. Se voleste sono a Vostra disposizione.
Dott. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia e

in Oncologia
Per eventuali contatti diretti : e-mail          piero.gaglia@libero.it
 

Risposto il: 22 Settembre 2012