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Esperto Risponde

Rischio elevato

buongiorno dottore,mio figlio purtroppo è stato operato di trasposizione dei grossi vasi con difetto interventricolare il 28° giorno di vita,è andata male l'operazione,nonstante le discrete possibilità che ci erano state descritte,
alle ore 08,00 è entrato in sala operatoria,alle ore 19,00 il cardichirurgo ci ha riferito che l'inervento era riuscito ma c'erano delle cmplicanze dovute al fatto che non riuscivano da circa 40 min. a farlo respirare senza l'extracorporea,accorgendosi di questo hanno notato che era rimasto un piccolo buco nel difetto,quindi è stato necessario continuare in extracorporea,hanno richiamato il cardiologo che nel frattempo era andato via e alle 22,00 hanno deciso di riaprire il cuore per chiudere il buco che era rimasto,alle 01,00 circa ci hanno comunicato che il buco era chiuso ma i polmoni snguinavano e non riuscivano a fermare l'emorragia di conseguenza la morte.
la domanda è:rientra nelle complicanze aprire chiudere il cuore rendersi contodi un ulteriore buco e quindi essere costretti a rioperare?
questa seconda operazione può essere stata fatale per la membrana dei polmoni?grazie per un eventuale chiarimento.
Risposta del medico
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in una patologia così grave e complessa come quella che mi descrive possono essere presenti molti problemi che a volte affiorano solo in un secondo momento. L’intervento può risolvere ma è sicuramente gravato da un rischio elevato sia per la sua complessità che per l’alta incidenza di complicanze
Risposto il: 27 Febbraio 2007