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Esperto Risponde

Salve dottore, sono un ragazzo di 22 anni, ho

Salve Dottore, sono un ragazzo di 22 anni, ho forte familiarità per morte improvvisa data dal fatto che ho perso mio padre il 4 Aprile scorso, si presume per infarto( dopo aver pranzato si è accasciato a terra colpito dall'arresto, presentava i sintomi dell'infarto..pressione alta, vomito).Aveva 52 anni, era un gran fumatore e si trascurava un po'. Anche mio nonno paterno all'età di 48 anni morì nel sonno (all'epoca venne diagnosticato il classico infarto). Il 19 Maggio scorso ho perso purtroppo anche mio fratello, nonostante subito dopo la morte di mio padre avesse fatto ecocardigramma, elettrocardiogramma e tac con contrasto, tutti negativi!, trovato senza vita nel letto, a 25 anni!!!! Aspettando il risultato dell'autopsia, mi sono rivolto ad un cardiologo che mi ha fatto fare vari esami, ecocardigramma, elettrocardiogramma, holter, tutti negativi. Ho poi fatto il test alla FLECAINIDE che è risultato positivo( Ritardo nella coduzione ventricolare destra). Dopo di che mi sono rivolto al Prof. Nava del policlinico di Padova per sondare la pista della genetica e perchè in un elettrocardiogramma sotto sforzo del 2001 di mio fratello si presentavano tratti della sindrome di Brugada. Ho fatto un elettrocardiogramma a riposo, un ecocardiogramma, l'holter a 12 elettrodi ed il prelievo per il dna. Nell'eco hanno constatato che il ventricolo destro si presenta un po' dilatato, e comunque prima che si pronunci il prof. Nava mi vuol far fare una risonanza, fissata per il 23. Da Lei vorrei sapere se mi sto muovendo nel giusto modo o se esistono ulteriori metodi per diagnosticare alcune patologie inerenti al mio caso? Lo studio elettrofisiologico è oppurtuno in questo caso vista anche la mia età? La flecainide può aver provocato la dilatazione del ventricolo destro visto che al primo eco non mi risultava? Grazie dell'attenzione!
Risposta del medico
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Il Prof Nava è un medico molto apprezzato e competente, che ha una grande esperienza riguardo alle sindromi predisponenti alla morte improvvisa/aritmica. Data la familiarità che riferisce è senz’ altro opportuno fare le indagini per vedere se anche Lei sia a rischio di aritmie gravi, che al giorno d’ oggi possono essere efficacemente trattate con i defibillaori impiantabili. La flecainide non è in causa nella riscontrata dilatazione del ventricolo destro. Si affidi con fiducia al Centro di Padova del dr. Nava ed esegua le indagini che le proporranno, compreso lo studio elettrofisiologico. Così facendo – nel caso risultasse effettivamente a rischio di gravi aritmie - potrà comunque essere protetto con terapie efficaci.
Risposto il: 11 Giugno 2008