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Esperto Risponde

Salve, ho 26 anni e tre giorni dopo la nascita

Salve, ho 26 anni e tre giorni dopo la nascita (nel 1981) ho subito una trasfusione di sangue (causa ittero neonatale). Nel 2000, per caso, ho scoperto di avere l'epatite C. Il genoma è 2a/2c, l'HCV RNA quantitativo ad oggi (luglio 2008) è 3.220.000 UI/ml. Dalla biopsia epatica risulta attività fibrotica di grado lieve e dall'ecografia epatica risulta un fegato lievemente ingrossato con note di steatosi. Transaminasi nella norma. Non ho sintomi, non ho mai fatto cure, mi hanno sempre detto che non corro rischi, dal momento che sono passati ormai più di 20 anni dal contagio... Ma non ho capito: - sono una portatrice sana oppure sono malata di HCV attiva? - posso trasmettere il virus alla gente? - circa la trasmissibilità dell'HCV al mio partner, si trasmette la sola positività o anche il virus? - in che soglia di gravità mi trovo con il numero di copie di virus trovate nelle analisi? - qual è il valore del numero di copie di virus da ritenersi preoccupante? - ho un virus attivo o solo gli anticorpi? - a prescindere dalle analisi del sangue, l'ecografia epatica può ritenersi "la prova del 9" sulle condizioni di salute di un fegato affetto da HCV? - che probabilità ho di peggiorare e morire? - posso contagiare mio figlio con una eventuale gravidanza? - devo fare la cura con interferone o non è necessario, dato il mio quadro clinico? - dal 2000 le UI/ml sono aumentate, che vuol dire? - l'aumento può essere dovuto all'alimentazione (sono molto in sovrappeso)? Grazie dell'attenzione.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Nel suo caso, noi non preferiamo usare il termine di “portatrice sana”, in quanto è sempre anomalo essere portatore di una infezione virale, specie da virus epatitico C. E’ in grado di trasmettere il virus agli altri, sebbene essa si trasmetta raramente al partner od in famiglia. La biopsia epatica indica, molto meglio della carica virale, lo stadio della malattia in cui si trova: attività fibrotica di grado lieve (ma dovrebbe anche parlare della attività infiammatoria). Non esiste poi una soglia di gravità in base al numero di copie di virus trovate nelle analisi. La sua condizione è quella di portatrice del virus C. L'ecografia epatica non può ritenersi "la prova del 9" sulle condizioni di salute di un fegato affetto da HCV. Le probabilità di peggiorare e progredire nel gradi di malattia non sono trascurabili, ma certo non si deve pensare in termini di progosi severa (morire). Non può contagiare suo figlio con una eventuale gravidanza e riteniamo che debba fare la cura con interferone, dato il suo quadro clinico. L'aumento della carica virale del virus C non può essere dovuto all'alimentazione.
Risposto il: 30 Luglio 2008