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Salve, soffro da ormai 2 anni di extrasistole.

Salve, soffro da ormai 2 anni di Extrasistole. Nell'agosto 2004 ho eseguito il test holter che ha dato però il seguente risultato: 2 extrasistoli sopraventicolari 1 extrasistoli ventricolare. Da allora gli episodi sono continuati e diciamo, differenziati: a volte sono "semplici" palpitazioni, altri "secchi" colpi toracici, e altre ancora sensazioni fastidiose e persistenti di aritmie. Ho effettuato una visita dal cardiologo che mi ha comunque tranquilizzato, dicendo che non trattandosi di episodi continuativi possono ritenersi "normali". Ho sentito che potrebbe esserci un'associazione di extrasistoli con altri problemi dell'organismo, ed in particolare dello Stomaco e del fegato. E' così? E' necessario fare degli esami di approfondimento (per esempio, helicobacter o specifici esami sanguigni ?). Grazie. cordiali saluti.
Risposta del medico
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Le “extrasistoli” sono dei battiti cardiaci prematuri, che originano da un punto diverso da dove normalmente origina l’impulso cardiaco, e che quindi danno la sensazione di alterazione del ritmo cardiaco. Le extrasistoli non sono in generale pericolose e sono molto diffuse nella popolazione. Le extrasistoli possono aumentare in alcuni momenti oppure può cambiare la nostra sensibilità ad esse a seconda delle situazione generale (ad esempio in periodi stressanti). Inoltre le extrasistolia sono aumentate dal fumo, dall’assunzione di caffè e cioccolata o altri stimolanti. In genere non si trattano, in quanto i farmaci cosiddetti “antiaritmici” hanno molti effetti collaterali, che non vale la pena di correre per qualcosa che non è considerato pericoloso. In realtà immagino che lei abbia la sensazione del battito cardiaco o la sensazione di tachicardia, quello che noi chiamiamo “cardiopalmo”. Tenga presente che il modo migliore di fare diagnosi è registrare un elettrocardiogramma mentre ha il disturbo. Il mio consiglio è quindi di recarsi velocemente in Pronto soccorso mentre ha il disturbo, ovviamente se il disturbo dura un tempo sufficiente da permetterglielo. In alternativa, alcuni centri cardiologici hanno a disposizione dei registratori che vengono dati al paziente per un periodo, ad esempio un mese; quando è presente il disturbo, la persona può quindi farsi un elettrocardiogramma semplicemente appoggiando tale dispositivo sul torace.
Risposto il: 06 Febbraio 2006