il coma, cioè la perdita di coscienza protratta non legata al ritmo sonno-veglia, può essere la conseguenza di qualsiasi malattia che colpisce l'encefalo. Quando la malattia di base è caratterizzata da un'alterazione delle funzioni metaboliche (epatiche, renali, da tossine o farmaci, da alterato scambio di elettroliti nel sangue, da ridotta disponibilità di nutrimento e/o ossigeno) il coma che ne consegue viene detto metabolico o dismetabolico. Entro certi limiti, la correzione della malattia di base permette la fuoriuscita dal coma, almeno prima che si siano già determinati danni cerebrali irreversibili. I libri che trattano l'argomento sono i trattati di neurologia: buon divertimento.
Saluti