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Esperto Risponde

Senso di profonda arsura gola/sete: a cosa è dovuto?

Sono un ragazzo di trent'anni...Anni fa (parliamo del 2014) cominciai a fare un lavoro notturno in un magazzino. Durante la prima settimana di questo lavoro cominciarono i sintomi di un problema che è perdurato per anni: comincio a sentire una sorta di arsura di gola, unita a un mal di testa e a una sorta di senso di sete. Quando bevevo questo malessere si calmava per qualche minuto, salvo poi ripartire esattamente come prima. Poi dovevo andare in bagno e tornava tutto come prima. Vi lascio immaginare i disagi che mi ha procurato questo problema, che perdura da anni. Vado dal medico e mi dice che forse ho il diabete insipido. Vado a farmi operare, sto in ospedale 3 giorni e faccio varie visite, del sangue, urine e tutto quanto. Mi dicono che fisicamente sono sano, non hanno trovato nulla di anomalo, e che forse è un problema psicologico dovuto ad ansia e stress (sicuramente ci sono), consigliandomi una visita psicologica. Vado dallo psicologo, mi ascolta e mi dice che probabilmente sono ansioso/stressato, mi da quindi un ansiolitico. L'ansiolitico calma effettivamente un po' quel senso di secchezza gola/mal di testa/senso di sete ma al contempo mi da una pesante sonnolenza rendendolo quindi inutilizzabile. Torno quindi al punto di partenza, senza soluzioni e scoraggiatissimo. Non so che fare per risolverlo. Mi sono reso conto che effettivamente quando sono MOLTO ansioso/stressato il problema s'intensifica ma al contempo se sono rilassato, appena sveglio ce l'ho comunque H24. Altra cosa che ho scoperto è che determinati alimenti zuccherati e salati, e anche il pane, intensificano il problema mentre mangiare carne/frutta e verdura lo alleggerisce. Come potete immaginare un problema del genere mi limita TANTISSIMO dal punto di vista personale, sociale e professionale e ho assolutamente bisogno di risolverlo o "contenerlo" quanto prima. A questo punto, premettendo che mi sono trasferito all'estero, sono indeciso sul da farsi... 1) Provare a fare un altro giro di visite, che magari trovino qualcosa che prima non hanno trovato? 2) Provare un regime alimentare (come la paleodieta) che non abbia alimenti che ho scoperto intensificare il problema come pane, pasta, dolci etc.? 3) Provare a fare un'altra visita psicologica e chiedere un'alternativa più naturale all'ansiolitico? Qualsiasi consiglio che mi aiuti a trovare una via è beneaccetto, grazie in anticipo a chi mi risponderà!
Risposta del medico
Dr.ssa antonietta di renzo
Dr.ssa antonietta di renzo
Specialista in Psicologia clinica e Psicologia e Psicoterapia
Buongiorno, ho letto la sua mail e prima di fornirle una mia spiegazione dovrei fare una puntualizzazione ossia: lo psicologo non somministra farmaci e nè tantomeno li prescrive, questo per dirle che probabilmente si è rivolto ad uno psichiatra e che come su sua competenza le ha ordinato un ansiolitico Quello che le posso consigliare invece è di rivolgersi da uno psicoterapeuta perchè il suo sintomo come già chiaramente spiegato dai colleghi medici è prettamente di natura psicosomatica. Ossia sembra esprimere il suo disagio (stress, ansia, panico, ecc) attraverso il corpo, quindi è solo con una psicoterapia del profondo di orientamento psicodinamico, che si potrà raggiungere al vero significato (inconscio) del suo sintomo che a tal punto cesserà di sussistere. Mi tenga informata. Cordiali saluti. Dott.ssa Di Renzo Antonietta
Risposto il: 14 Ottobre 2019