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Esperto Risponde

sindrome frequente

Gentile signori,sono maschio, ho 41 anni, sono alto 1,76 cm e peso circa 80 kg (ma fino a 3 mesi fa pesavo 88 kg). Molto recentemente mi è stata diagnosticata una malattia reumatica (spondiloartrite psoriasica in forma non acuta, ma cronica, con coinvolgimento della colonna, delle ginocchia e del piede destro), ho una piccola ernia L5-S1 (a destra) e due piccole ernie mediane D5-D6 e D6-D7 che improntano leggermente la corda midollare.Scrivo perché da agosto scorso ho iniziato a sentire dei dolori muscolari migranti alla gamba sinistra. Ho effettuato i potenziali evocati motori e somatosensoriali e tutto è risultato nella norma, ma immediatamente dalla sera dell’esame (26 agosto scorso) ho iniziato ad avere fascicolazioni diffuse in tutto il corpo, spasmi a riposo alle gambe e alle braccia e i dolori (seppur non intensi) e la debolezza alla gamba sinistra sono aumentati.Ho poi iniziato a notare una eccessiva tensione muscolare e mi accorgo di digrignare spesso i denti.Da alcune settimane ho iniziato ad avere dolori anche alla gamba destra (ma meno presenti). Ho dunque effettuato una elettromiografia agli arti inferiori, il cui esito è stato:“L’esame EMG dei muscoli ad innervazione radicolare L2-S1 bilateralmente ha documentato la presenza di lievi segni di lesione neurogena periferica di data non recente (rimaneggiamento dei potenziali di unità motoria) in assenza di denervazione in atto ai muscoli tibiale anteriore, peroneo lungo e gastrocnemio bilateralmente. Nella norma la neurografia motoria e sensitiva di tutti i segmenti nervosi esaminati. Nella norma la latenza media dell’onda F evocata dal n. tibiale bilateralmente. Reperti elettrofisiologici indicativi di lievi segni di lesione neurogena periferica cronica nei miotomi ad innervazione radicolare L5-S1 bilaterlamente; non segni di polineuropatia né di sofferenza miopatica”.Provo a descrivere i dolori che provo alle gambe: gamba sinistra, che sento anche debole (muscolo anteriore laterale esterno, tendini dietro al ginocchio, muscolo del polpaccio, muscoli della coscia); gamba destra, che percepisco come meno debole della sinistra(muscolo anteriore laterale esterno, tendini dietro al ginocchio, muscolo del polpaccio, muscoli della coscia).Faccio presente che il reumatologo che mia ha diagnosticato la spondiloartrite mi ha detto che i dolori muscolari che provo non paiono compatibili che il coinvolgimento delle articolazioni riscontrato.Preciso che i sintomi dolorosi e di debolezza che le ho descritto sono ingravescenti nonostante stia seguendo una terapia piuttosto forte di cortisonici (deltacortene 50 mg al giorno) che dovrebbe portare a un miglioramento della sintomatologia se questa dipendesse da infiammazione.Le fascicolazioni che noto sono molto diffuse. Dai piedi alla testa (ginocchia, polpacci, cosce, ventre, costato posteriore destro, costato anteriore, bicipiti, mascella sinistra, palpebra sinistra, cuoio capelluto). Alle volte sono veri e propri guizzi ben visibili, alle volte è come una sensazione sottocutanea.In realtà percepisco questi guizzi muscolari o questoa sensazione sctrisciante sottocutanea in molti più punti del corpo, e che sono oltre che diffuse anche persistenti e si verificano numerosissime volte nel corso della giornata, principalmente quando sto seduto e quando mi corico.Faccio presente che questi sintomi non mi impediscono di avere una vita normale. In genere la sera i dolori e la debolezza sono più presenti. Cammino senza problemi (anche se provo i dolori), salgo le scale e solo la sera nota qualche problema nell’andatura.A detto del medico curante, questi miei sintomi possono richiamare molte patologie, non necessariamente maligne come la SLA, ma ammetto di essere preoccupato.Ringrazio infinitamente per tutta la disponibilità che potrete concedermi
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
Da come mi descrive il caso molte cose farebbero pensare ad una sindrome da crampi e fascicolazioni benigne, sindrome fastidiosa ma priva di alcuna pericolosità. Quest'ultima affermazione la faccio riponendo assoluta fiducia negli esami elettrofisiologici che ha svolto. Infatti questi esami hanno la proprietà di risultare diagnostici di patologie degenerative neuromuscolari praticamente al 100%. Saluti
Risposto il: 18 Novembre 2011