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Esperto Risponde

Sono un ragazzo di 19 anni e da alcuni giorni ho

Sono un ragazzo di 19 anni e da alcuni giorni ho una grande preoccupazione. L'esito di alcune visite cardiologiche effettuate a causa di alcune aritmie è stato di una sospetta Displasia aritmogena del vetricolo destro. Ora mi rimane da completare l'iter dei controlli con la RNM e lo studio elettrofisiologico.Tuttavia le varie informazioni trovate in internet mi hanno messo una gran paura per la gravità della malattia. Ciò che più mi premerebbe sapere e se esiste una cura per tale malattia e qual'è la reale gravità e i rischi che si corrono con tale malattia? Ringrazio per il servizio e per l'eventuale risposta!
Risposta del medico
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La displasia artimogena del Ventricolo destro è una rara malattia congenita a carattere spesso familiare la cui storia naturale è ancora mal definita in quanto i casi in letteratura (in verità non moltissimi) hanno spesso un decorso variabile. In alcuni casi la forma si manifesta con aritmie (attualmente curabili con farmaci e trattamenti non farmacologici come il Defibrillatore automatico impiantabile o talvolta l’ablazione) in altri si manifesta con lo sviluppo progressivo di scompenso cardiaco essendo espressione di una malattia che prima o poi determina la progressiva perdita del tessuto miocardico sostituito da tessuto adiposo (grasso) in tal caso oltre che ai farmaci si può rendere necessario il trapianto cardiaco. La malattia è rara e di non facilissima diagnosi (devono essere soddisfatti determinati criteri clinici e strumentali) per tale motivo direi che è fondamentale avere una conferma da parte di un centro specializzato e che abbia esperienza e dimestichezza sia per la diagnosi che per la terapia. Un consiglio chele posso dare è quello di aspettare di rompersi la testa prima di fasciarsela. Un sospetto clinico talvolta non viene confermato: esegua la RMN e lo studio elettrofisiologico e svisceri le sue paure con i medici che l’hanno in cura. Se non è soddisfatto chieda un secondo parere facendosi indicare quali sono i centri con più esperienza nella cura di tale malattia.
Risposto il: 17 Gennaio 2006