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Esperto Risponde

Sono un ragazzo di anni 38, operato nel 1999 alla

Sono un ragazzo di anni 38, operato nel 1999 alla colecisti per presenza di fango biliare. Ho il Gilbert e soffro di Litiasi intraepatica (VII e VIII segmento del fegato) i cui calcoli negli ultimi 12 mesi, sempre piu' di frequente (anche una volta al mese), mi causano episodi di colangite (o presunta tale, quasi sempre con febbre compresa fra 37,5 e 39). Sono seguito da medici validi e periodicamente effettuo analisi del Sangue ed ecografie. Prendo il Deursil da quando sono stato operato(2x300 gr), non bevo alcolici e seguo una dieta a basso contenuto di grassi. Negli ultimi mesi pero' abbiamo provato diversi tipi di antibiotico senza ottenere nessun risultato, sino alla fine di agosto quando ho iniziato una Terapia a base di penicillina a lento rilascio (una puntura al mese per sei mesi), con la quale non ho piu' avuto febbre alta. Tuttavia ho notato che in questi ultimi 12 mesi la mia temperatura corporea e' salita rispetto a prima (mattino 36,2-36,5 pomeriggio 36,5 spesso con puntate fastidiose sino a 37), causandomi un senso di malessere e di stanchezza quasi perenne. Questi i miei ultimi esami del sangue (in peggioramento rispetto a prima): emocromo normale; bilirubina 2,4 (diretta 0,45); transaminasi GOT e GPT rispettivamente di 37 e 70; fosfatasi alcalina 105, GGT 118 (fino a qualche mese fa' era a 80-85). Vorrei sapere a cosa puo' essere dovuta questa febbriciattola e quali possibili rimedi ci sono ad essa ed anche alla mia litiasi intraepatica.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La temperatura corporea che lei riporta rientra nei limiti di norma e non va considerata patologica. Altrettanto può dirsi del valore della bilirubinemia in quanto imputabuile alla sindrome di Gilbert e quindi non etichettabile quale alterazione patologica. Le alterazioni degne di nota invece si registrano a carico delle aminotransferasi e della GGT, insieme alla presenza di calcolosi intraepatica. Tali alterazioni meritano di essere approfondite, verificando attentamente le cause che possono determinare un danno epatico ed eventualmente effettuando una biopsia epatica. L’esame istologico epatico, infatti, potrà chiarire meglio quale sia la causa responsabile del suo problema.
Risposto il: 08 Novembre 2005