La risposta alla sua domanda è si. Una perdita di coscienza (svenimento) o un transitorio senso di mancamento possono comparire quando la frequenza del cuore è molto alta, se il soggetto è in piedi o se coesistono patologie cardiache. In genere la perdita di coscienza o il mancamento avvengono all’inizio della tachicardia, prima che intervengano i meccanismi di aggiustamento e compenso vascolare. Comunque lo svenimento può anche avvenire alla fine della tachicardia se insorge una pausa prima della ripresa di uno stabile ritmo cardiaco. E’ innanzitutto necessario capire a cosa corrisponde questa tachicardia, cioè questo marcato aumento della frequenza del cuore. Esistono varie forme di tachicardia che insorgono in modo parossistico (cioè improvviso e transitorio) e possono essere sopraventricolari o ventricolari. E’ fondamentale, visto che queste tachicardie sono sintomatiche (cioè associate a disturbi), registrare un elettrocardiogramma nel corso della crisi per documentare e diagnosticare l’aritmia responsabile. Ciò non sempre è possibile anche se un tentativo con la registrazione ambulatoriale dell’elettrocardiogramma (ECG dinamico -Holter) deve comunque essere fatto. Talvolta l’elettrocardiogramma di base fornisce la risposta. E’ altrettanto importante valutare le strutture cardiache (inizialmente con un semplice ecocardiogramma) per escludere o documentare la presenza di patologie che si manifestano con queste aritmie.