Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Terapia e qualità della vita

Circa 12 mesi addietro una mia cara amica ha subito un urgente interventoper la resezione di un tratto del colon e di tre linfonodi circostanti e da li a poco è satato rilvelato che nel corso dell'intervento il chirurgo non è potuto intervenire sulle metastasi epatiche sincrone per la loro presenza molteplice. Dopo circa un mese dall'intervento hanno iniziato la terapia chemioterapica con capecibatina (compresse orali) e avastin, durata circa sei mesi, durante i quali la paziente ha avuto un alternanza di periodi, trasintomi molto severi (nausea,diarrea prolungata con stato di disidratazione, screpolature di mani e talloni ecc..) e periodi di ripresa chepotevano assicurare un'accettabile condizione di vita. Le analisi periodichetramite TAC hanno mostrato una certa sensibile remissione dek numero e delle dimensioni delle metastasi epatiche, pur tuttavia ad oggi dopo aver iniziato da circa tre mesi una seconda linea di chemioterapia per infusione a base di 5FU e Oxaliplatino, la situazione permane analoga alla precedente prima linea e i risultati relativi ai marcatori CEA e CA-19 rivelano indici molto elevati (162). Con questa situazione da me empiricamente descritta e diagnosticata all'inizio T3N1M1 che prospettive esistono per una eventuale definitiva guarigione o per lo meno se accanto alla chemioterapia, nel caso specifico illustrato, possono essere attuatealtre terapie aggiuntive od alternative per prolungare la vita della pazientee nel contempo assicurarLe una accettabile qualità di vita?
Risposta del medico
Dr. Giuseppe Maria Milano
Dr. Giuseppe Maria Milano
Specialista in Oncologia
Le rispondo brevemente dicendole che: le terapie proposte sono assolutamente adeguate per il controllo della malattia, con un accettabile qualità delle vita per la paziente. Credo che il supporto sanitario che la paziente sta ricenvendo sia assolutamente in linea che le recenti evidenze internazionali. Saluti
Risposto il: 07 Febbraio 2007